Una burla, ma anche un’opera d’arte e una dimostrazione pratica degli effetti dell’intelligenza artificiale.
L’artista pistoiese Roberto Beragnoli l’ha realizzata nell’ambito della Biennale del Mosaico contemporaneo di Ravenna, presentando un complesso di edifici che circondano una Domus Romana coperta da mosaici.
Se fosse vero, sarebbe una delle più grandi scoperte archeologiche del ventunesimo secolo: la Domus dei mille mosaici. “Gli input forniti all’intelligenza artificiale – spiega l’autore, Roberto Beragnoli – sono stati l’unico elemento attraverso cui abbiamo dato vita al racconto della scoperta della Domus. Tutto il resto è stato fatto da Ravenna e dai suoi abitanti, che si sono resi protagonisti, più o meno inconsapevoli, di una performance collettiva. In un certo senso è come se si fosse trattato di uno scavo archeologico vero e proprio: è stata una operazione di recupero avvenuta in una Ravenna immaginaria, del mondo delle idee, del metaverso”. Beragnoli fa parte dell’Accademia della bugia, che ogni anno a Le Piastre, sulla montagna pistoiese, organizza il campionato italiano della bugia. Il magnifico rettore dell’Accademia, Emanuele Begliomini, assegnerà a Beragnoli il Bugiardino d’oro.
Il suo impegno artistico – dice Begliomini – ci dà motivo di pensare a dare il via ad una nuova sezione (sarebbe la sesta) del nostro Campionato: quella dedicata alle bugia realizzate grazie all’informatica e all’intelligenza artificiale”. Per riflettere, con la tradizione ironia che caratterizza storicamente la manifestazione delle Piastre, su un aspetto che condiziona molti ambiti di vita del presente e del futuro, dove il crinale fra ciò che è vero e ciò che non lo è rischia di diventare indistinguibile. (ANSA)