Da una ricerca di Walden Lab, nel 2022 risulta che quasi 8 over 50 su 10 sanno oggi cosa sia un lascito solidale (79%): un dato in netta crescita rispetto al 55% del 2013, con un aumento di circa il 45% in 10 anni. Segno che le campagne di informazione e di sensibilizzazione sullo strumento di solidarietà legato al post mortem stanno rendendo sempre più consapevole la popolazione più adulta, che si traduce anche in una parallela crescita dell’orientamento a utilizzarlo concretamente: nel 2022 sale al 26% la percentuale di quanti lo hanno fatto o sono propensi a farlo,ben 4 punti in più rispetto al 2021 (22%) e 6 punti rispetto al 2020 (20%).
Per contribuire a divulgare una corretta informazione in merito, il Consiglio notarile di Ravenna, in collaborazione con il Consiglio Nazionale del Notariato, ha aderito alla Settimana Nazionale dei Lasciti AISM, promuovendo, insieme ai volontari dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, un incontro gratuito e aperto a tutta la cittadinanza, che si svolgerà giovedì 26 gennaio a Ravenna.
A dialogare con i partecipanti saranno, alle ore 9.30, presso la sede CISL di Ravenna, in via Vulcano, 78, i notai Caterina di Mauro e Andrea Pinto.
I notai illustreranno le norme che regolano il diritto successorio, cosa sia necessario fare per esprimere le proprie volontà ultime, fornendo informazioni semplici e chiare in materia di successioni, specificando le varie tipologie di testamento previste dal legislatore, e cosa e in che modo sia possibile donare.
Un’occasione preziosa per promuovere la conoscenza dei lasciti testamentari solidali, offrire tutte le informazioni per tutelare gli eredi legittimi, per sensibilizzare e far in modo che i lasciti diventino una realtà sempre più tangibile.
Lasciti: I fondi raccolti andranno a sostenere la ricerca.
La sclerosi multipla è una grave malattia del sistema nervoso centrale, cronica, imprevedibile e spesso progressivamente invalidante. Nel nostro Paese si registra una nuova diagnosi ogni 3 ore. La diagnosi avviene per lo più tra i giovani sotto i 40 anni e le donne. Il 10% della popolazione colpita non ha ancora compiuto 18 anni. Negli ultimi anni la ricerca ha fatto importanti passi avanti per rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità della vita delle circa 133mila persone con SM in Italia, alle quali ogni anno si aggiungono 3.600 nuove diagnosi. Ma la cura definitiva non è stata ancora trovata.