Ravenna ha ottenuto due milioni di euro per la realizzazione della struttura polivalente che completerà la Città delle arti e dello sport prevista nell’area del pala De Andrè.
Il contributo è stato infatti inserito nel secondo piano pluriennale degli interventi approvato dal Consiglio dei Ministri il 22 ottobre scorso nell’ambito del Fondo “Sport e periferie”, istituito dal Governo nel 2017.
L’assegnazione è stata accolta con molta soddisfazione dal sindaco Michele de Pascale e dall’assessore allo Sport Roberto Fagnani.
“Si tratta di una notizia che ci riempie di gioia – ha detto il sindaco de Pascale – perché contribuisce in maniera consistente alla migliore realizzazione della cittadella dello sport destinata alla nostra città. Siamo anche molto orgogliosi di essere una delle pochissime città ad aver ottenuto il contributo massimo previsto”.
“Ravenna avrà una struttura sportiva, e non solo sportiva, eccellente – gli fa eco l’assessore Fagnani – degna della vivace e qualificata attività agonistica che sta caratterizzando le ultime stagioni sportive e che diverrà punto di riferimento anche per tutte le altre attività di spettacolo e fieristiche”.
I due milioni di euro si aggiungono al milione di euro finanziato lo scorso luglio dalla Regione e ai 3 milioni provenienti dalla Camera di Commercio a seguito di uno specifico accordo sottoscritto con il Comune. Si tratta di sei milioni di euro complessivi che concorrono alla realizzazione di un’infrastruttura polivalente il cui costo ammonta a 15 milioni 500 mila euro, oltre a interventi per la sistemazione dell’area esterna e per le attrezzature e forniture sportive.
Nel frattempo in Comune è in dirittura d’arrivo la progettazione definitiva che consentirà l’appalto entro l’anno e l’inizio lavori nel 2019.
Maggiori dettagli sul progetto sulla nuova Città delle Arti e dello Sport saranno forniti durante la conferenza stampa prevista per martedì 20 novembre prossimo, in municipio, cui parteciperà il Sindaco Michele de Pascale insieme al presidente della Regione, Stefano Bonaccini e al presidente della Camera di Commercio, Natalino Gigante.