Destinatari del finanziamento i Comuni e le Unioni dei Comuni. Priorità per i sentieri che ricadano in aree Mab Unesco, per i comuni più piccoli e quelli montani. Punteggi aggiuntivi anche per i percorsi che riguardano l’Alta Via dei Parchi, le aree protette, la Rete Natura 2000. Domande entro il 15 luglio
Bologna – A piedi o in mountain bike alla scoperta della natura più incontaminata. Grazie a una rete di sentieri che in Emilia-Romagna si presenta particolarmente estesa e che può regalare agli appassionati dell’ambiente e del turismo slow esperienze uniche, spesso non troppo lontano dalla città.
E proprio per mantenere i percorsi escursionistici nelle migliori condizioni anche dal punto di vista della sicurezza, la Regione ha stanziato 360mila euro, per un contributo massimo che potrà arrivare a 7mila euro per intervento. Risorse che serviranno a finanziare lavori di manutenzione ordinaria da parte dei Comuni e delle Unioni dei Comuni: dal diradamento della vegetazione alla manutenzione della segnaletica.
“Ci sono tanti modi per conoscere un territorio. Camminare, andare in bicicletta o fare trekking è senz’altro quello che permette di vivere un’esperienza a più stretto contatto con la natura. E sono sempre di più le persone che fanno questa scelta, come confermano i numeri in crescita del turismo escursionistico – spiega l’assessora regionale alla Montagna, parchi e forestazione Barbara Lori –. A queste persone vogliamo offrire sentieri adeguatamente tracciati, belli e funzionali, oltre che sicuri. Per questo, da inizio legislatura abbiamo più che raddoppiato le risorse per l’attività di manutenzione da parte dei Comuni, certi che anche da questo passi un’opportunità di valorizzazione dei nostri territori a partire da quelli appenninici e di maggior valore ambientale come i siti Rete Natura 2000 e le Aree Mab”.
Il bando prevede una linea preferenziale per i sentieri che ricadono nel territorio di Comuni montani, a partire da quelli con minor popolazione, e per i progetti che riguardano l’Alta Via dei Parchi – l’itinerario appenninico lungo oltre 500 km tra Emilia-Romagna, Toscana e Marche – specialmente per i tratti proposti in forma coordinata da più Comuni.