Ne discutono gli storici e intellettuali Marc Lazar e Giovanni Orsina
L’Europa comunitaria si presenta all’appuntamento del voto europeo di fine maggio (quarantennale dal primo voto a suffragio universale diretto del Parlamento di Strasburgo) provata da un lungo decennio di crisi, apertosi con le difficoltà della moneta comune, proseguito con quelle dell’emergenza migratoria e culminato nello psicodramma della Brexit. Quale futuro per il processo di integrazione? L’Ue ha avuto un glorioso passato e un faticoso presente: potrà garantirsi un innovativo e performante futuro?
Queste sono alcune delle questioni cruciali attorno alle quali rifletteranno Marc Lazar e Giovanni Orsina, due storici e allo stesso tempo due intellettuali impegnati nel dibattito pubblico e civile del nostro Paese e dell’intero continente europeo.
Mercoledì 8 maggio alle 18 a Palazzo Verdi in via Pasolini, Marc Lazar, docente a Sciences Po Parigi e alla Luiss Guido Carli di Roma, nonché editorialista de «La Repubblica» e Giovanni Orsina, docente alla Luiss Guido Carli di Roma ed editorialista de «La Stampa»», rifletteranno sulle cause che hanno condotto l’Europa comunitaria a questa complicata crisi e si soffermeranno sulla congiuntura patologica che sta vivendo la democrazia rappresentativa in questo inizio di XXI secolo.
L’iniziativa è stata promossa dal Dipartimento di Beni Culturali, dalla presidenza di Campus (Unibo Ravenna) e dalla Fondazione Flaminia e si inserisce nel vasto programma di approfondimento sulle tematiche europee promosso dall’assessorato alle Politiche europee del Comune di Ravenna.