Questa mattina, in concomitanza delle premiazioni della borsa di studio dedicata a Mauro Fantini per le scuole secondarie Istituto Comprensivo Cervia 2 e Istituto Comprensivo Cervia 3, per onorare la memoria di Mauro Fantini, la Cooperativa Culturale “Aurelio Saffi” e il PRI di Cervia hanno deposto una corona di alloro nella rotonda di viale dei Lombardi a Lido di Classe a lui intitolata. Mauro Fantini era a nato a Cervia nel 1959 e morì a soli 35 anni il 21 giugno del 1994. Alla sobria cerimonia, alla presenza del presidente della Coop Saffi, Vincenzo Righini, del segretario del PRI cervese Giancarlo Cappelli e della responsabile culturale della Coop Saffi Patrizia Gaudenzi, sono intervenuti il vice sindaco di Ravenna Eugenio Fusignani, il vice sindaco di Cervia Gabriele Armuzzi e l’assessore provinciale Gianni Grandu.
“Ho avuto il privilegio di conoscerlo – ha detto il vice sindaco di Ravenna Eugenio Fusignani- e di apprezzarne le grandi qualità intellettuali e umane ancor prima che politiche. Fu il più giovane presidente della provincia quando a soli 31 anni assunse la guida dell’ente di Piazza Caduti. Di lui ricorderò sempre la gentilezza del tratto e il garbo nei modi che accompagnavano una fermezza nelle azioni e una saldezza morale, civile e politica di rara intensità. Un impegno il suo – ha concluso Fusignani – che ha lasciato il segno sia nella comunità cervese sia in quella ravennate, contribuendo a far crescere il senso di comunità e l’appartenenza a un territorio vivo e dinamico come quello della nostra provincia.”
“Mauro dopo essersi laureato a peni voti in Economia e commercio – ha detto il vice sindaco di Cervia Gabriele Armuzzi – oltre ad esercitare come libero professionista, si dedicò con impegno e passione alla vita politica, diventando prima consigliere provinciale, poi assessore provinciale alla cultura, prima di assumere l’incarico di presidente. Durante lo svolgimento di queste attività, si è meritato la stima di tutte le forze politiche, che ne hanno sempre riconosciuto l’esemplare correttezza, la misura, la coerenza con i suoi ideali, sempre comunque aperto ad ascoltare anche le ragioni degli altri. Fino all’ultimo – ha concluso Armuzzi – impegnandosi nella campagna delle elezioni politiche del 1994, ha dato una dimostrazione di impegno, coraggio e determinazione.”
“La responsabilità, l’onestà, la lealtà, il confronto aperto e la disponibilità umana che lo hanno contraddistinto nella sua vita pubblica e privata – ha detto l’assessore provinciale Grandu – meritano di essere presi come esempio da chi si impegna e lavora per riaffermare i valori della democrazia, della libertà e delle istituzioni repubblicane. È stato l’esempio di un modo nobile di fare politica – conclude Grandu – di una politica che ha come traguardo il bene degli altri e della comunità.”