Inaugurata ieri pomeriggio nella sede di Giurisprudenza a Ravenna, l’undicesima edizione della Lex Summer School diretta dalla professoressa Monica Palmirani. All’evento parteciperanno, tra gli altri, il presidente di Fondazione Flaminia Lanfranco Gualtieri, l’assessore all’Università Ouidad Bakkali, il presidente dell’Ordine degli avvocati Mauro Cellarosi, il presidente di Tcr Giannantonio Mingozzi, il segretario generale della Camera di Commercio di Ravenna Maria Cristina Venturelli.

La scuola fornisce conoscenze e competenze in merito alle tecniche di gestione dei documenti giuridici digitali che devono permanere validi, integri, autorevoli nel tempo quali leggi, disegni di leggi, sentenze, atti amministrativi.

“Nell’era dell’informazione, dei big data, delle intelligenze artificiali, delle app e dei cellulari sempre più efficienti – spiega la professoressa Palmirani – le fonti del diritto e i documenti giuridici sono diffusi in Internet spesso con leggerezza senza essere trattati in modo da preservare i principi di teoria del diritto che invece garantiscono autenticità, integrità e certezza. Non sono semplici informazioni, ma il sunto di una cultura giuridica stratificatesi nel tempo e con sapienza. La scuola vuole diffondere l’uso delle tecnologie di Internet per semplificare le fasi dell’iter legislativo e digitalizzare la pubblica amministrazione. Le tecnologie possono infatti favorire i processi di produzione delle leggi migliorandone la qualità e la diffusione, ma nel contempo occorre fornire sempre più strumenti per rendere comprensibile testi che spesso sono di difficile lettura. Le tecnologie possono aiutare inoltre le amministrazioni ad applicarle meglio, e facilitare i cittadini a comprendere gli effetti delle norme. In questo modo anche un semplice cittadino potrà partecipare al processo democratico e monitorare le attività della politica”.

In particolare la Scuola insegna ad utilizzare due standard XML globali, approvati quest’anno a livello mondiale (OASIS, un passo sotto ISO) per modellare i testi giuridici (Akoma Ntoso) e le norme (LegalRuleML) in modo da rendere le informazioni giuridiche riusabili in rete specie nella filiera composta dai diversi attori coinvolti, ma anche verso le aziende che desiderano sviluppare nuovi servizi per il mondo degli avvocati, delle banche, delle assicurazioni, etc..

“Questa summer school – prosegue Palmirani – ha un taglio internazionale: tradizionalmente accoglie iscritti e docenti provenienti da paesi emergenti (Sud Africa), paesi dell’Europa Continentale, tradizioni di common law (UK, USA) e istituzioni sopranazionali (Publication Office della Commissione Europea, Nazioni Unite, WHO, IFAD, UNESCO). L’incontro di tante realtà diverse in ambito legislativo, giuridico, parlamentare consente uno scambio di esperienze fra gli aderenti che crea un valore aggiunto. La discussione spesso prende spunto da esperienze lavorative dei partecipanti, le quali divengono oggetto di studio da analizzare insieme a tutta la classe”.

Negli ultimi anni si è aggiunto un ulteriore modulo dedicato agli sviluppatori software e alle aziende che intendono applicare questi standard globali allo sviluppo di prodotti software o di servizi informatici. Si creano così nuove figure professionali esperte di tecnologie applicate ai documenti giuridici con l’obiettivo di preservare il diritto secondo conciliando tradizione e innovazione.