In concomitanza con la Giornata Mondiale Contro l’Ictus Cerebrale, che si terrà il 29 ottobre, si svolgerà a Cervia sabato 28 ottobre la seconda delle tre giornate di prevenzione per sensibilizzare la comunità sui rischi legati alla patologia e offrire servizi di screening gratuiti. A.L.I.Ce Ravenna Odv, associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale, in collaborazione con il Distretto dell’Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna, organizza questa iniziativa alla Casa della Salute di Cervia, in via dell’Ospedale, 17, 1° piano, dalle 9 alle 12.30. Durante l’evento, sarà possibile accedere a uno screening gratuito, che include la compilazione di schede informative, misurazioni della pressione arteriosa, rilevazione di eventuali aritmie, calcolo di glicemia e colesterolo, nonché colloqui con un neurologo per approfondimenti qualora vengano individuati indici di rischio rilevanti. Inoltre, verrà consegnata una scheda del rischio individuale. Per partecipare, è necessario prenotare telefonando al numero 331.1304368 dal lunedì al venerdì tra le 15 e le 18 o inviando una richiesta tramite WhatsApp.

L’obiettivo di questa iniziativa è quello di mettere in evidenza l’importanza della prevenzione e delle scelte di vita sane per ridurre il rischio di ictus cerebrale, che rappresenta la principale causa di disabilità a livello globale e la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie, colpendo ogni anno più di 12 milioni di persone. Ciò che è fondamentale sottolineare è che fino al 90% di questi casi potrebbe essere prevenuto, adottando misure per correggere i principali fattori di rischio. Per questo la World Stroke Organization lancia in occasione della Giornata Mondiale di domenica il tema #PiuFortidellIctus (#GreaterThanStroke) per evidenziare che ben 9 casi su 10 di ictus potrebbero essere prevenuti grazie a stili di vita sani, tra cui un’alimentazione corretta ispirata alla dieta mediterranea, l’astensione dal fumo, il controllo della pressione arteriosa, del colesterolo, della glicemia e della fibrillazione atriale, oltre al limitato consumo di alcol e l’esercizio fisico regolare.

“L’ictus è un evento traumatico, improvviso e inatteso – dichiara Daniela Toschi, presidente di A.L.I.Ce. Ravenna Odv -. La nostra associazione è da sempre impegnata nell’informazione e nelle campagne di prevenzione, poiché è di fondamentale importanza che tutti i cittadini siano consapevoli che i fattori di rischio, da soli o in combinazione tra loro, aumentano il rischio di ictus cerebrale”.

Il dottor Pietro Querzani, direttore della UOC di Neurologia e vice presidente di A.L.I.Ce Ravenna, afferma: “Negli ultimi 7-8 anni, la terapia della fase acuta dell’ictus ha subito una rivoluzione grazie all’introduzione di terapie farmacologiche e meccaniche, riducendo significativamente la mortalità e l’invalidità residua. La tempestività dell’intervento è cruciale, e il nostro impegno è ridurre i tempi di decisione. La neurologia di Ravenna è stata tra le prime in Italia a muoversi in questo senso, iniziando l’infusione del farmaco immediatamente dopo lo studio radiologico. Ciò è stato reso possibile, oltre che dalla collaborazione delle diverse figure professionali che contribuiscono alla gestione dell’ictus, anche dalla collaborazione con A.L.I.Ce Ravenna che ha fornito diverse apparecchiature che ci hanno facilitato nel raggiungimento dell’obiettivo (monitor multiparametrico portatile, letto bilancia, ecc). Siamo a buon punto ma quando pensiamo di aver raggiunto un obiettivo ce ne poniamo subito un altro, sempre più sfidante. Abbiamo ottenuto diversi riconoscimenti in ambito europeo (ESO Angels) che certificano i buoni risultati ottenuti”.