Lunedì 31 ottobre, alle 20.30, nella sala Tamerice, in via Vittorio Veneto 21 a Castiglione, si svolgerà la conferenza sul tema “Rinaldo da Concorezzo, arcivescovo di Ravenna ai tempi di Dante che si oppose alla soppressione dell’ordine dei Templari”.

L’evento è promosso dall’associazione culturale castiglionese Umberto Foschi con il patrocinio dell’assessorato al  Decentramento del Comune.

Il programma prevede il saluto del presidente dell’associazione castiglionese Luciano Zignani, l’introduzione del vicesindaco Eugenio Fusignani, cui seguiranno le relazioni di Maurizio Marabini sul tema “La questione dei Templari”, di Maurizio Alberani su “Rinaldo, la Romagna e Ravenna”, di Giorgio Gruppioni che si intratterrà su “Per una nuova ricognizione delle ossa di Rinaldo”.

“La conferenza su Rinaldo da Concorezzo – afferma il vicesindaco Fusignani – sarà una ghiotta occasione per raccontare di quest’uomo di chiesa ma di profonda e moderna visione laica. Per questo ringrazio l’associazione castiglionese Umberto Foschi per averla organizzata con la partecipazione di illustri relatori. Rinaldo da Concorezzo, archiepiscopus di Ravenna, rettore della Romagna e vicario papale, fu anima e artefice dell’assoluzione del processo ai templari tenutosi a Ravenna il 18 giugno del 1311. Non sappiamo se conobbe personalmente Dante Alighieri, ma penso si possa affermare che esercitò un influsso profondo sull’ambiente ravennate del primo ventennio del sec. XIV, nel quale l’Alighieri trovò asilo. Di certo Dante, soprattutto per quanto riguarda la vicenda dell’Ordine del Tempio, subì l’influenza della sua opera. Rinaldo è sepolto in uno splendido sarcofago paleocristiano del V secolo, nella Cappella della Vergine del Sudore, visibile in fondo al transetto di destra nel Duomo di Ravenna. E io non perdo mai occasione per far visita al suo sepolcro per rendere omaggio a un grande del pensiero che ha dato lustro e alti insegnamenti a Ravenna e al mondo”.

L’ingresso è gratuito.