“Entriamo nel periodo delle feste, dei regali e dei conseguenti auguri. Gli auguri ce li mettiamo noi, indirizzati a tutta la cittadinanza, con l’auspicio che il nostro territorio sia magicamente risparmiato da qualsivoglia prossimo evento estremo, alluvioni, siccità, ingressioni marine, frane e così via. La magia, chiamiamola pure del Natale se fa sentir meglio, è indispensabile perché di comportamenti congruenti per evitarli o, almeno, attenuarne l’impatto, da parte del centrosinistra che amministra localmente e del centrodestra che governa centralmente non c’è traccia e non c’è da aspettarsene, purtroppo.

Il regalo, un regalo piccolo ma di grande significato, lo chiediamo alla Giunta Comunale che dall’uscita di scena di de Pascale è entrata in modalità provvisoria. Quello che chiediamo è un provvedimento di divieto di botti e spettacoli pirotecnici su tutto il territorio di competenza. Una proibizione dello stesso tipo di quella già adottata limitatamente a Borgo Montone, dal 31 ottobre all’1 novembre, estesa a tutto il Comune e ad ogni giorno dell’anno, sarebbe il segno che quel cambio di passo più volte annunciato si è finalmente iniziato a compierlo. Le ragioni del provvedimento le possiamo mettere a disposizione noi, avendole già più volte elencate:

«Ricordiamo che quella dei “botti” è una vera e propria industria di morte, visto il numero di incidenti mortali nelle fabbriche legali e in quelle clandestine. Si tratta di un fenomeno che causa sofferenze a categorie deboli come anziani e animali. Inoltre è una fonte di infortuni quasi senza paragoni: oltre tremila feriti in Italia in 10 anni di botti nella sola notte di Capodanno. Ovviamente si tratta di una importante fonte di rischio incendi. E, anche, una causa di inquinamento di enormi dimensioni. Oltre all’inquinamento acustico e, ovviamente, a quello luminoso, ci sono gli involucri in polimeri sintetici, le plastiche insomma, che poi finiscono in mare. E poi i metalli pesanti, gli ossidi di azoto e di zolfo. E le polveri sottili, naturalmente».

Queste ultime, per quanto riguarda il particolato PM10, vedono il massimo già registrato dalla centralina di via Zalamella (35 sforamenti) e lo hanno visto quasi raddoppiato secondo la centralina San Vitale del porto (65 sforamenti). Anche considerate le conseguenze dirette sulla salute (ad es. per ogni incremento di 10 µg/m3 di PM10 il rischio di cancro del polmone aumenta del 22%) il regalo sarebbe quanto mai gradito. Un piccolo passo, almeno limitato alle feste, come quello adottato a Bologna sarebbe comunque apprezzato. Speriamo ardentemente, per una volta, di poter applaudire come Ravenna in Comune a qualcosa di buono messo in campo dalla Giunta Comunale.”