Il 6 novembre scorso è stata raggiunta da alcune organizzazioni sindacali un’intesa separata relativa al contratto collettivo nazionale 2022-2024 per le Funzioni Centrali. L’intesa è stata raggiunta con una maggioranza appena superiore al minimo necessario previsto dalla legge. Fp Cgil, Uil Pa e Usb PI non condividono il testo del contratto sottoscritto da poco più del 50% delle sigle rappresentative. Questo contratto determina una perdita del potere di acquisto dei salari di oltre il 10%, a fronte di un’inflazione che nel triennio 2022/24 ha raggiunto il 16.5%.
Fp Cgil, Uil Pa e Usb Pi hanno dunque deciso di restituire agli oltre 190mila dipendenti delle Funzioni Centrali il diritto ad un autentico esercizio di democrazia partecipativa sul testo dell’accordo: fino a sabato 21 dicembre alle 16, tutte le lavoratrici e i lavoratori del comparto, indipendentemente dall’appartenenza sindacale, potranno votare online collegandosi al sito votofc.org oppure inquadrando il QR code presente su tutti i materiali informativi, per esprimere liberamente e nella massima riservatezza la propria opinione rispetto ai contenuti della pre-intesa firmata all’Aran il 6 novembre. Una scelta di democrazia diretta e uno strumento di prosecuzione della vertenza. In questi giorni tutte le strutture nazionali delle tre sigle sindacati e quelle territoriali della provincia di Ravenna di Fp Cgil, UilPa e Usb PI sono impegnate in una capillare azione di informazione per permettere ai lavoratori del comparto di conoscere le ragioni della consultazione e di esprimersi democraticamente. In provincia di Ravenna sono circa 700 i lavoratori e le lavoratrici che possono partecipare al voto
“Il referendum sul contratto – commentano Fp Cgil, UilPa e Usb PI – sta riscontrando enorme interesse da parte delle lavoratrici e lavoratori delle Funzioni Centrali. Già dopo l’assemblea, l’affluenza è stata notevole, e si è ancora più intensificata, al punto da determinare l’attivazione dei sistemi di sicurezza di diversi provider, cioè i gestori dei sistemi di posta delle Pubbliche Amministrazioni spesso esternalizzati e che stanno pesantemente rallentando il voto e creando difficoltà a migliaia di votanti. Rassicuriamo tutte e tutti, il nostro intento è garantire la più ampia partecipazione e quindi prolungheremo i tempi della consultazione a garanzia di democrazia, partecipazione e libera espressione del voto. Stiamo intanto lavorando intensamente per risolvere ogni problema tecnico e sarà nostra cura aggiornare lavoratrici e lavoratori sugli sviluppi, con la trasparenza che ha caratterizzato e caratterizza questa esperienza di democrazia diretta”.