Con il Progetto In Crescita – Un percorso su di sé per liberarsi dalla violenza, sostenuto dall’Otto per Mille della Chiesa Valdese l’Associazione SOS Donna ODV si è proposta di ampliare e rendere più articolata l’offerta di azioni di sostegno mirate al contrasto delle conseguenze gravissime subite da donne e minori che hanno vissuto in un contesto maltrattante. Si è rafforzato innanzitutto LO SPORTELLO LEGALE della nostra Associazione, con lo scopo di aiutare le donne vittime di violenza, nel loro percorso legale sia civile che penale. Durante l’attivazione dello Sportello Legale afferente al Centro Antiviolenza, si è evidenziata l’importanza di una formazione permanente sulla principale legislazione in materia di violenza di genere e, in particolare, sull’importanza di conoscere a fondo le dinamiche e le modalità in cui la violenza si manifesta, per poter aiutare con consapevolezza le donne nei loro percorsi giudiziari. Si è messa a disposizione una gamma più consistente e articolata di servizi rivolti alle donne e ai minori, non solo ospiti nelle case rifugio gestite dall’Associazione SOS Donna ODV, ma anche a donne in un percorso di accoglienza, che non necessitano di ospitalità in emergenza o a lungo termine. Nello specifico l’Associazione ha attivato grazie al contributo ricevuto di 15.000 Euro per le donne in carico al Centro Antiviolenza, percorsi di SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’, volti a prevenire il fenomeno della trasmissione intergenerazionale della violenza e conseguentemente prevenire l’insorgere di nuove forme di relazioni maltrattanti. In un’ottica di sostegno all’autonomia delle donne accolte, di empowerment e superamento del trauma legato alla violenza assistita/subita dai minori accolti insieme alle loro madri, si è inserita nella nostra équipe una pedagogista, formata sulle dinamiche della violenza intra-familiare, che ha realizzato laboratori esperienziali volti ad incoraggiare una maggiore condivisione dei vissuti emotivi e, indirettamente, favorire una maggiore consapevolezza ed elaborazione del trauma subito. Si è promosso un ricco e proficuo confronto tra donne per condividere i propri vissuti. La metodologia di lavoro ha previsto un’interazione attiva tre le partecipanti, favorendo la condivisione con le altre donne accolte delle proprie esperienze e le rappresentazioni di sé come madri e dei propri bambini come figli. La donne che hanno usufruito del percorso sono state in media otto, di varia nazionalità. Per alcune di esse sono stati attivati anche percorsi individualizzati di sostegno alla genitorialità. Attraverso il progetto, che si sta concludendo, abbiamo sostenuto 10 donne accolte dal Centro Antiviolenza, attraverso percorsi di supporto psicologico, per l’elaborazione dei traumi legati alla violenza: infatti la gravità del trauma a cui vengono sottoposte le donne vittime di violenza può in alcune di esse provocare l’insorgere di una serie di disturbi di varia natura e gravità. Nella relazione con il maltrattante, proprio in virtù del fatto che la violenza avviene in una relazione significativa, intima e familiare, la donna si trova invischiata in una situazione ambigua: da una parte, il piano dell’abuso e quello affettivo si confondono; dall’altra, sperimenta una percezione contrastante di sé e del mondo circostante diversa dalla sua e da quella che le rimanda e impone il maltrattante. Durante l’estate abbiamo attivato SERVIZI EDUCATIVI PER tre MINORI, per favorire momenti di socializzazione che permettano al/alla minore sia di dare continuità alla vita in comunità in un contesto differente dalla scuola, sia di responsabilizzarlo/a ulteriormente sul rispetto delle regole e dell’altro/a che, come lui/lei, fruisce dei medesimi spazi e attività. Poter garantire questo servizio ai nuclei accolti è di fondamentale importanza anche nel percorso di autonomia delle donne in uscita dalla violenza, spesso sole e senza una rete familiare/amicale su cui contare. Avere spazi rivolti ai/alle loro figli/e risulta un sostegno per continuare un lavoro o la ricerca dello stesso, oppure, per alcune, garantire la partecipazione a corsi d’italiano e/o corsi professionalizzanti per aumentare le loro competenze e risorse.