“Ci è stata segnalata, come segue, la totale assenza di riservatezza ed altro presso la Casa della Salute di Sant’Alberto, via Cavedone 37, ora denominata ufficialmente Casa della Comunità Sant’Alberto–Mezzano (https://www.comune.ra.it/il-comune/decentramento/area-di-s-alberto/servizi-sanitari-e-case-della-salute/).
- Durante la visita medica, le persone in sala di attesa, contigua alle porte di accesso degli ambulatori posti al primo piano, possono sentire nitidamente i dialoghi riservati inerenti le patologie del paziente, sebbene la porta dell’ambulatorio sia ovviamente chiusa. È quindi necessario dotare questi ambulatori quantomeno di porte coibentate con materiale fonoassorbente.
- Inoltre, il personale di supporto ai medici non dovrebbe sostare in ambulatorio durante i dialoghi fra il medico/paziente, in quanto la privacy di costui, spesso anziano e in difficoltà ad opporsi alla lesione del proprio diritto alla riservatezza, viene violata.
- Infine si ravvisa che l’impianto di aerazione possa essere inidoneo a prevenire contagi per via aerea vista l’elevata densità di cittadini con fragilità respiratorie.
Si chiede pertanto al sindaco se e come intenda attivarsi affinché le carenze di servizio sopra esposte siano superate. Si sottolinea, al contempo, la necessità di verificare che le stesse carenze non sussistano, specie se operanti in spazi ristretti, anche presso le altre Case della Salute (o Case di Comunità che dir si voglia) del comune di Ravenna, con pari esigenza che si provveda a rimediarle.”