“La dichiarazione di autoassoluzione e di evidente imbarazzo che Legacoop – peraltro non accusata da nessuno -ha rilasciato in queste ore, lascia intendere che nel caso le indagini in corso portassero all’effettivo accertamento di responsabilità,  le stesse siano a carico esclusivo del Comune di Ravenna e quindi dei 3 dipendenti comunali indagati dalla Procura Europea.

Insomma, una dichiarazione che sa quasi di scarica barile. Ma al di la delle peripezie di Legacoop, quello che fa veramente specie è il silenzio assordante  dell’ormai ex Sindaco di Ravenna ed attuale Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, del suo partito (il PD), a cominciare proprio dal Segretario Provinciale nonché candidato sindaco Alessandro Barattoni, sui contributi europei erogati tramite il Progetto Dare a Legacoop Romagna: ben 242.000 euro di soldi pubblici.

Per chiarezza nell’esposto del gruppo consiliare La Pigna, Città-Forese-Lidi che ha dato avvio alle suddette indagini, il Sindaco Michele de Pascale è stato citato per aver sottoscritto l’accordo di partnership con l’organismo europeo relativo al progetto Dare, con il quale de Pascale attesta che tutti i partner del progetto sono in possesso dei requisiti previsti dal Bando Europeo. Bando Europeo che indicava chiaramente i requisiti richiesti per l’ammissibilità al finanziamento e tra questi risulta inequivocabilmente ed obbligatoriamente, il possesso della personalità giuridica. Requisito presente anche nell’avviso pubblico con il quale il Comune di Ravenna ha selezionato i propri partner per il progetto, individuando tra questi, Legaccop.

Risulta agli atti che proprio Legacoop sia l’unico partner ammesso dal Comune, a non presentare quella personalità giuridica che invece viene ritenuta indispensabile sia dall’organismo europeo sia dal Comune stesso. Un elemento che a noi è apparso subito piuttosto strano e che ci ha spinti a segnalare la questione anche alla Procura Europea, alla quale ora spetta il compito di valutare l’operato dei soggetti coinvolti nella vicenda. Ed è evidente che la Procura Europea abbia ravvisato elementi degni di approfondimenti e verifiche nell’esposto del gruppo consiliare La Pigna, Città-Forese-Lidi.

Ma c’è un aspetto che ci preoccupa fortemente e che ormai da mesi stiamo cercando di fare emergere e cioè quello riguardante i rapporti tra Comune di Ravenna, PD e Legacoop Romagna/Federcoop Romagna. Stiamo parlando di quello che a nostro avviso rappresenta un gigantesco conflitto d’interessi e non solo.

Ricordiamo che Federcoop Romagna vede tra i suoi dipendenti sia l’ex sindaco Michele de Pascale sia colui che il PD oggi chiama in sostizione dello stesso de Pascale ovvero Alessandro Barattoni.

Chiediamo allora a Legacoop Romagna e a Federcoop Romagna, che vede tra i propri dipendenti il Presidente della Regione Emilia-Romagna de Pascale e il candidato sindaco Alessandro Barattoni, se hanno erogato contributi al Partito Democratico della Provincia di Ravenna?  Se si chiediamo di specificare in quale anno ed eventualmente l’ammontare di tale contributo.

E ancora, nel progetto Dare sono stati rendicontati costi relativi a prestazioni di personale di Legacoop Romagna, ed in particolare di un suo dipendente che risulta essere anche Dirigente del PD comunale e provinciale di Ravenna? E per quale importi?

Domande per le quali crediamo Legacoop Romagna debba una risposta ai Ravennati.
I contributi europei sono soldi pubblici e come tali vanno utilizzati in modo rigoroso e prudente.”