“Nel momento in cui, dopo una nuova ondata di maltempo e piogge intense, la nostra Regione, e in particolare la Romagna, ha vissuto giornate di preoccupazione per la fragilità del territorio colpito più volte in quest’ultimo anno e mezzo (dimostrando così la necessità di interventi urgenti e strutturali di messa in sicurezza), si avvicina alla scadenza l’incarico del Generale Francesco Paolo Figliuolo, prevista per il 31 dicembre.
E’ ormai chiaro come il processo di ricostruzione abbia evidenziato problematiche legate alla distanza tra chi guida quel processo e il territorio colpito che ha bisogno di risposte chiare, rapide e mirate: per raggiungere questo obiettivo il prerequisito necessario è che il Commissario alla ricostruzione e la sua struttura conoscano bene e siano presenti costantemente sul territorio che di quegli interventi ha bisogno, per potere davvero risollevarsi definitivamente e intervenire per garantire la resilienza necessaria per il futuro.
In questa logica, è ragionevole che le due figure-di conoscitore delle problematiche legate alla fragilità idrogeologica e di responsabile della ricostruzione – possano coincidere nel profilo del nuovo Presidente della Regione, in una prospettiva di collaborazione operativa tra il livello centrale e regionale, basata su dialogo, rispetto dei ruoli e concretezza.
Una notizia che preoccupa le Associazioni d’impresa è quella emersa dall’incontro, 10 dicembre, tra la Regione e il Commissario Figliuolo riguardo alle risorse destinate allo stralcio di interventi da anticipare rispetto a quelli contenuti nel Piano Straordinario (ancora non approvato): i 150 milioni scarsi, derivanti dalla somma tra i vari interventi individuati, sono nettamente inferiori rispetto al piano stralcio di 870 milioni richiesto dalla Regione.
Alla luce di quanto sopra evidenziato, come rappresentanti del mondo delle imprese, chiediamo al Governo ed alla Regione di stringere un patto che impegni tutti gli attori istituzionali in campo affinché il processo di ricostruzione possa proseguire con nuovo slancio e tempi rapidi e il cui primo atto possa essere la nomina a nuovo Commissario del Presidente della Regione, mettendo a disposizione le risorse necessarie: il processo di ricostruzione e messa in sicurezza deve essere portato avanti in maniera concreta, responsabile e vicino al territorio.
La Romagna, la sua gente, le sue imprese non possono più attendere”.