Due nuovi accordi nell’ambito delle attività tecnico-scientifiche siglati tra CREA – Politiche e Bioeconomia, CER-Canale Emiliano Romagnolo e DICII-Dipartimento di Ingegneria Civile e Informatica dell’Università di Roma Tor Vergata per sviluppare attività di ricerca congiunte e realizzare corsi di formazione, attività didattiche e di divulgazione scientifica e tecnologica favorendo la più ampia diffusione della cultura e della ricerca scientifica con riferimento ai propri settori di competenza e condividendo conoscenze tra i tre enti coinvolti e OWOW-One World One Water Center, il programma congiunto realizzato da MSU-Metropolitan State University di Denver e Denver Botanic Gardens.
L’accordo nasce nell’ambito della collaborazione ormai collaudata con il OWOW che, periodicamente, organizza in Italia visite di scambio su tematiche legate alla risorsa idrica e alle strategie messe in atto nell’era della transizione energetica ed ecologica: undici gli studenti provenienti dagli Stati Uniti e ospitati quest’anno, tra Roma e Bologna, da CREA, CER e Tor Vergata nel corso di una tre-giorni italiana con lezioni dedicate, corsi specifici e visite sul campo.
“Siamo molto orgogliosi della sinergia internazionale che il CER, insieme a CREA e Tor Vergata, ha instaurato con l’Università di Denver – ha sottolineato il presidente del CER, Nicola Dalmonte – e riteniamo che la firma di questi due nuovi, strategici accordi rafforzerà le già intense attività di interscambio culturale e scientifico nell’ambito delle ricerche condotte dai nostri laboratori sull’efficientamento idrico e la gestione virtuosa della risorsa acqua in favore dell’agricoltura”.
“Una tre-giorni di studio intensa e proficua, in cui abbiamo trattato numerose tematiche di rilievo per gli studenti nostri ospiti – ha evidenziato Raffaella Zucaro,direttrice generale del CER – quali, ad esempio, meccanica dei fluidi e idraulica, ingegneria costiera e marittima, infrastrutture idriche; risorse idriche e gestione del rischio in Italia; gestione della qualità dell’acqua: stato attuale e nuove sfide; ingegneria geotecnica per la mitigazione del rischio climatico; strategie per raggiungere la sicurezza idrica e alimentare di fronte al cambiamento climatico; eccellenza idrica e patrimonio idraulico a livello nazionale; visione delle politiche idriche e distribuzione collettiva delle risorse”.