Una folta delegazione di lavoratrici e lavoratori e pensionati della provincia di Ravenna si è recata questa mattina a Bologna per partecipare alla manifestazione nazionale indetta da Cgil e Uil in occasione dello sciopero generale nazionale proclamato per chiedere di cambiare la manovra di bilancio, aumentare i salari e le pensioni, finanziare la sanità, l’istruzione, i servizi pubblici e investire nelle politiche industriali. Autonomamente in auto o grazie ai numerosi pullman allestiti dai sindacati, le persone hanno raggiunto Porta Lame, da dove ha preso il via il corteo diretto verso piazza Maggiore, da dove prenderanno la parola Marcello Borghetti, segretario generale Uil Emilia Romagna, e Maurizio Landini, segretario generale della Cgil.
Dai primi riscontri emerge un’alta adesione allo sciopero nella realtà ravennate. In aziende come Gattelli, Imola Legno, Montanari Leonida, Camst San Vitale, Camst Bassette, Cab Massari, Cab Cervia si sono raggiunte percentuali del 100%, alla Heidelberg 75%, alla Iemca 70%, all’Iph 75%, alla Marini 80% (100% in produzione).

“Siamo molto soddisfatti per la convinta e numerosa partecipazione dalla provincia di Ravenna alla manifestazione di Bologna – commentano Manuela Trancossi e Carlo Sama, segretari generali territoriali della Cgil e della Uil -. Questa giornata di sciopero rappresenta un momento importante per contrastare le politiche del Governo. Tantissimi lavoratori e lavoratrici e pensionati sono con noi a Bologna per mandare un messaggio forte e chiaro all’esecutivo Meloni che con le sue scelte sta impoverendo i cittadini, mettendo in discussione la tenuta del sistema sanitario, ampliando le disuguaglianze e limitando pericolosamente le libertà di espressione”.