Sono stati sufficienti circa 100mm di pioggia, caduti nelle ultime 36 ore in particolare in montagna tra Romagna e Toscana, per mandare in crisi la tenuta arginale del Lamone che nel pomeriggio di ieri è esondato in alcuni punti nel territorio comunale di Brisighella.
A farne le spese, ancora una volta, il comparto agricolo con frutteti, campi, serre e poderi finiti nuovamente sott’acqua.
La zona più colpita, spiega Coldiretti Ravenna, è stata quella alle porte del paese, lato Faenza. “Purtroppo quanto avvenuto ieri, con le esondazioni e gli ennesimi allagamenti, è la riprova che alla luce della debolezza attuale del sistema arginale, in quelle zone infatti sono ancora presenti aperture arginali, basta pochissimo, qualche ora di pioggia battente, per provocare danni ad aziende agricole già gravemente colpite dalle alluvioni del maggio 2023 e del settembre scorso”.
Coldiretti Ravenna, che con l’aiuto degli agricoltori, primi guardiani del territorio, ha monitorato e mappato l’intero stato di fiumi e argini a monte della via Emilia mettendo a disposizione degli enti preposti il censimento, ribadisce l’urgenza di attuare il piano di messa in sicurezza dei fiumi e del territorio al fine di garantire quelle certezze di futuro alle imprese che indennizzi e ristori, seppur ovviamente fondamentali, non possono garantire dato che gli interventi di ripristino e i nuovi investimenti devono poter contare su di un territorio più sicuro e meno fragile”.