Nei giorni scorsi gli agenti della Polizia locale della Bassa Romagna hanno sequestrato due officine meccaniche abusive che operavano sul territorio.

La prima di questa si trovava all’interno di un capannone nelle campagne lughesi, mascherata da attività di commercio auto. All’interno, oltre venti autovetture erano in corso di riparazione, senza alcuna autorizzazione e in sfregio alle più basilari norme di sicurezza. Le indagini hanno inoltre rivelato che l’attività di commercio di auto usate, condotta principalmente online, era svolta in maniera del tutto irregolare, senza alcun registro delle operazioni e in violazione della Legge 122/1992.
Ad aggravare la situazione, la presenza di un deposito di rifiuti speciali, derivanti dall’attività dell’officina, privi delle necessarie autorizzazioni ambientali. Il proprietario dell’attività è stato denunciato a piede libero per violazione del Testo unico ambientale.
Analoga sorte è toccata a un’officina situata a Bagnacavallo, in cui il padre dell’ex titolare, registrato alla Camera di commercio come piccolo artigiano per lavori domestici, esercitava abusivamente l’attività di autoriparatore. L’officina, dotata di attrezzature professionali del valore di decine di migliaia di euro, era in funzione con tre veicoli sui ponti sollevatori. Tutte le attrezzature sono state poste sotto sequestro ed è stata contestata una violazione amministrativa di 5.132 euro.