“Nel giugno 2021, Fausto Castellucci, collaboratore di Lista  per Ravenna residente nei pressi del Lidl posto ad ovest della città, ci propose questo scritto, corredato da foto: “Da almeno vent’anni, piazza Antonio Rosmini, adiacente a via Badiali e a viale Lercaro, dove sorge il supermercato Lidl molto frequentato, contiene al suo interno un parco pubblico vasto 2.500/3.000 metri quadrati. Non è purtroppo fruito dai cittadini perché di parco ha solo il nome, essendo il verde ridotto a dieci alberi, quindi con scarsissima ombra, con  sei panchine esposte al sole, quindi corrose, e per il resto spoglio e desertificato. Con l’aggiunta e la crescita di alberi, l’aspetto sconfortante e deprimente dell’area lascerebbe il posto al vero parco che dovrebbe essere, migliorando l’aspetto paesaggistico, ma contribuendo anche alla qualità dell’aria e alla biodiversità”.

Ne seguì una mia immediata interrogazione al sindaco, con richiesta di provvedere ad un significativo potenziamento delle alberature del parco, ma anche di ripristinare il funzionamento della sua fontanella, a cui era stato tolto il rubinetto.  Servirono alcune insistenze perché nel dicembre 2022 fosse partorito il progetto che prevedeva di aggiungere al parco 2 platani, 3 querce e 4 olmi, “in tal modo riducendo la bolla di calore estiva nell’area”. Dotati di circonferenze da cm 16/18, questi alberi sarebbero stati serviti da un tubo di drenaggio microforato per essere dovutamente innaffiati fino all’attecchimento. La ditta esecutrice avrebbe dovuto garantirne la manutenzione per tre anni, assumendosi anche l’impegno che la data degli innaffiamenti fosse comunicata al Comune almeno con tre giorni di anticipo, in modo che potesse controllarne l’effettuazione.

Tutto bene, ma si è dovuto attendere il 13 febbraio 2024 affinché, dopo nuove perorazioni, l’assessore ai parchi pubblici Gallonetto, rispondendo  in Consiglio comunale alla  mia ennesima interrogazione, assicurasse che si sarebbe provveduto al più presto. Questo è appena avvenuto nello scorso mese di ottobre, rispettando il progetto. Un albero, avendo già perso le foglie, potrà riprendersi, anche se offre un’immagine triste.

Il parco si può quindi dire rinato. Si spera che il suo sviluppo sia curato per il meglio, e magari che sia ripristinata l’erogazione d’acqua da parte della fontanella, ancora a secco.”