“Il 2 settembre 2024 il Comune di Ravenna ha notificato al sig. Franco Gardini la decadenza della concessione d’uso del parco comunale posto nel quartiere Darsena in angolo tra via Magazzini Posteriori e viale Spadolini, rilasciata nel 2023, con scadenza nel 2027, ad “Alchimia ristorante pizzeria”. È l’esito positivo dell’azione avviata e condotta a più riprese da Lista per Ravenna in Consiglio comunale tra giugno e luglio 2024.
Il degrado ambientale e sociale di questa zona, sollevato a gran voce dai residenti, fu esposto da Lista per Ravenna, con un nutrito reportage fotografico, alla Polizia Locale il 10 giugno 2024 e pochi giorni dopo al sindaco mediante un’interrogazione. Col nostro ordine del giorno presentato il 17 luglio al Consiglio comunale, che lo ha approvato all’unanimità il giorno 30, precisammo che quest’area verde “utilizzata nella calda stagione per attività commerciali e musicali invasive, lesive del buon ordine e incompatibili col diritto alla quiete sociale di un quartiere densamente abitato, era anche non di rado occupata, soprattutto di notte, da spiacevoli frequentazioni, e comunque non più consigliabile, neppure di giorno, a famiglie, bambini e anziani”.
Avevamo preso atto l’11 luglio, da un comunicato della società AF pubblicato dalla stampa, che, in quest’area, dal “Pub Ristorante Alchimia […] viene offerto servizio di ristorazione nel periodo estivo” e che, “d’intesa con l’associazione di ballo Habanera Social Club, era stato richiesto ed ottenuto dal Comune di Ravenna il permesso per organizzare una serie di serate danzanti nel corso dell’estate per un totale di 24 serate”. Nonostante la società si fosse riservata “eventuali azioni a tutela” nei confronti dell’“ordine del giorno presentato dal Consigliere Alvaro Ancisi capogruppo Lista per Ravenna”, esponemmo che queste attività erano viziate da diverse trasgressioni o irregolarità, avanzando perciò la richiesta che la concessione dell’area ad uso privato fosse revocata e il parco in questione restituito all’uso pubblico.
Non c’eravamo sbagliati, perché emerse che già il 5 luglio il Comune aveva intimato ai rappresentanti legali di AF e di ASD Habanera Social Club il divieto di prosecuzione dell’attività di spettacolo denominata “Scuola di ballo estate 2024”, diffidando anche il primo “ad utilizzare l’area verde pubblica secondo le prescrizioni per le quali è stata concessa”, cioè “unicamente per il consumo di cibi d’asporto” (non già servizio di ristorazione con camerieri) e senza che “sull’area ed in genere all’esterno dell’esercizio” fossero “installati o collocati giochi, apparecchi radio-televisivi o di riproduzione del suono e simili, se non autorizzati” (altroché serate danzanti).
Lasciamo ora la parola alla rendicontazione, prodotta dalla Polizia Locale il 30 ottobre scorso, sulle attività ispettive e di ripristino svolte presso l’area in questione, sintetizzandola così: fino al 21 giugno, i sopralluoghi effettuati hanno riscontrato “una reiterata eccedenza rispetto ai 60 mq concessi […] mediante l’installazione di strutture quali gazebi, tavolini, sedie, ombrelloni e persino un tavolo da ping pong, tutte installazioni non previste nel titolo concessorio”, nonché “violazioni dell’art. 666 del codice penale in relazione all’art. 68 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza, poiché venivano organizzati trattenimenti musicali danzanti e DJ Set senza le dovute autorizzazioni”. Dopo i divieti imposti col provvedimento del 5 luglio, sono state rilevate “ulteriori violazioni per l’occupazione abusiva di una superficie eccedente i limiti concessi, con installazioni non autorizzate”. Dopo la suddetta decadenza della concessione disposta il 2 settembre, “in data 4 ottobre, il sig. Gardini veniva nuovamente sollecitato a rimuovere tutte le strutture abusivamente installate all’interno dell’area verde”. Infine, “in data 28 ottobre 2024 veniva effettuato un ulteriore sopralluogo, durante il quale si accertava la completa rimozione delle piastrelle e il ripristino dello stato dei luoghi”.
Quell’area è dunque tornata ad essere un parco verde ad uso pubblico“secondo un piano di lavoro e di gestione elaborato dal servizio Tutela Ambiente e Territorio”, come scritto nel dispositivo del nostro ordine del giorno approvato all’unanimità il 30 luglio.”