Dopo l’alluvione a Marzeno è tutto fermo: le sponde del torrente non sono state ripristinate

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A Marzeno è tutto praticamente fermo da maggio 2023. Le case e il centro abitato sono completamente sguarniti di fronte ad una nuova eventuale alluvione. I ponti, principale concausa dei disastri dello scorso anno e di settembre 2023, rappresentano ancora un problema. L’unico a non esistere più è il ponte di via Ceparano, zona a monte, abbattuto con l’ultima piena di fine estate dopo aver effettuato nuovamente da tappo e bloccato grandi quantità di legname. Le dinamiche degli allagamenti nel territorio di Marzeno sono identiche in tutte e tre le zone dove l’acqua ha colpito duramente: via Ceparano, via Moronico e via del Palazzo. Su tutte e tre le strade i piccoli ponti costruiti nel dopoguerra hanno bloccato la legna portata dal torrente. Si sono formate delle vere e proprie dighe che hanno anche superato in altezza l’infrastruttura viaria. L’acqua è esondata, ha invaso le case e distrutto le sponde dell’alveo