Una delegazione di Legacoop Romagna è stata ricevuta dal capo di gabinetto del Ministero della Protezione Civile, Riccardo Rigillo, nel corso di un incontro svolto nei giorni scorsi a Roma. Erano presenti Stefano Patrizi, responsabile del settore agroalimentare di Legacoop Romagna, e Fabrizio Galavotti, presidente di Cab Terra.

I cooperatori hanno ribadito l’importanza di erogare in modo celere i contributi riconosciuti alle imprese danneggiate dalle alluvioni dal 2023 ad oggi. Hanno inoltre indicato come priorità assoluta la messa in sicurezza idrogeologica del territorio. La devastazione delle alluvioni ha portato infatti al gruppo circa 30 milioni di euro di danni registrati nel 2023: un danno enorme al quale si devono aggiungere i danni derivanti dai successivi recenti eventi alluvionali del 19 settembre e 19 ottobre 2024, pari ad almeno 700mila euro.

Nei terreni in conduzione delle 7 Cooperative Agricole Braccianti della provincia di Ravenna operano 619 lavoratori di cui 360 associati, che operano su 12mila ettari in proprietà collettiva e indivisa: la superficie complessiva colpita dai diversi eventi alluvionali è pari a circa 7000 ettari.

Nell’occasione è stato fatto il punto sui danni delle aziende a un anno e mezzo dai tragici eventi, sulla burocrazia necessaria e sullo stato del territorio. Le Cooperative agricole braccianti della provincia di Ravenna, fortemente colpite dall’alluvione, sono ancora in attesa del completamento della definizione dei ristori, oltre che dell’erogazione di buona parte di questi.

Il sistema messo in atto per l’indennizzo dei danni, frammentario e di competenza di diversi enti, ha obbligato le Cooperativa ad agire su più fronti per perseguire il risarcimento dei danni subiti. L’accesso agli indennizzi, complicato dalla componente burocratica e, soprattutto, dalle diverse regole che ogni ente ha posto per consentire il pagamento, ha ulteriormente intensificato gli sforzi del personale delle CAB, già impegnato nel ripristino e ripresa dell’attività ordinaria. A tutt’oggi si è ben lontani dal 100% del risarcimento dei danni e, per alcune linee di richiesta, al di là di quanto concesso sulla carta, ancora non sono state erogate risorse concretamente alle aziende colpite.

L’auspicio per Legacoop Romagna è che possano essere liquidati entro la fine dell’anno, ma c’è preoccupazione per le risorse disponibili e per l’impegno degli uffici pubblici chiamati a svolgere una mole di lavoro tanto impegnativa. Tra le cooperative colpite, Cab Terra è ancora in attesa di metà dei rimborsi già riconosciuti, a partire dal saldo del Fondo Agricat. Cab Massari, l’azienda più devastata del gruppo, ha ricevuto rimborsi a vario titolo per meno del 15% del danno complessivo.

Particolare apprensione suscita la piattaforma Sfinge, lo strumento informatico per il riconoscimento dei danni e la loro liquidazione. L’accesso appare ancora oggi molto complicato, in particolare per le imprese agricole più grandi.

Il rappresentante del Ministero ha confermato l’impegno costante del Governo nel definire ed erogare, nei tempi più rapidi possibili, le risorse a disposizione per i soggetti alluvionati e a mettere in campo investimenti pubblici straordinari per la sicurezza idrogeologica del territorio.

È fondamentale, hanno convenuto i presenti, che prosegua la collaborazione tra enti pubblici e privati al fine di rafforzare l’opera strategica di messa in sicurezza idrogeologica del territorio secondo gli indirizzi già individuati nel Quadro Esigenziale, redatto, tra gli altri, dalla Struttura Commissariale e dalla Regione Emilia-Romagna.