“Anche a Ravenna, sotto la sede dell’industria di armi della ASTIM (dove gli studenti vanno a fare alternanza scuola-lavoro) e di fianco al porto dove passa la ZIM, impegnata nella logistica militare per Israele, nella giornata nazionale delle Forze Armate che il Governo Meloni voleva rendere festività nazionale, diciamo ad alta voce che
• bisogna uscire dalla spirale bellica dopo decenni di tagli e privatizzazioni
• bisogna invertire le priorità anche a capo dell’amministrazione della nostra Regione destinando le risorse a un grande piano di manutenzione e alla salvaguardia dei territori, alla sanità e all’istruzione pubbliche, alle assunzioni dirette nel settore pubblico, al diritto alla casa, al welfare”.
A dichiararlo è Potere al Popolo, che ha organizzato nel pomeriggio di lunedì, in via Magazzini Anteriori, un presidio al quale hanno partecipato anche il candidato alla presidenza della Regione Federico Serra e la candidata a consigliera regionale Marisa Iannucci.
“Dopo ormai anni che, dalla guerra in Ucraina fino al sostegno indiscriminato di Israele, il nostro paese (insieme a tutto l’Occidente a guida NATO) continua a produrre armi e ad inviarle per sostenere guerre e genocidio, è arrivato il momento di invertire la rotta: se per le spese militari, le esercitazioni militari e le campagne di guerra (come quella in Mar Rosso) ci sono sempre soldi da stanziare, per le scuole fatiscenti della regione , i territori e tutte le spese sociali vediamo solo tagli e risorse sempre più scarse!
Invertiamo le priorità della nostra regione e del nostro Paese, chiediamo più soldi per la sicurezza dei territori e non per le armi e per la guerra, pretendiamo subito la chiusura di ogni relazione politica ed economica con Israele e la cessazione di invio di armi all’Ucraina!”