“Con questa lettera aperta vogliamo richiamare l’attenzione delle Istituzioni competenti su una questione di primaria importanza per la sicurezza e l’efficienza dei servizi offerti al Porto di Ravenna, che rischiano di essere compromessi da una ipotesi di riorganizzazione che da Roma vogliono applicare in via sperimentale all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Ravenna.

Dalle prime voci che stanno circolando, sembra che nel piano riorganizzativo nazionale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, non sia inclusa la previsione strutturale specifica per il terminal crociere di Ravenna, un’area fondamentale sia per l’economia della città sia per l’esperienza di migliaia di turisti che ogni anno vi transitano. Inoltre non sarebbe stata presa in considerazione né l’attuale complessità dell’ufficio con volumi di traffico merci e passeggeri in continua crescita né i molteplici progetti di sviluppo della portualità ravennate, tra i quali  Progetto HUB, ZLS, Rigassificatore, interventi infrastrutturali viari e ferroviari illustrati pochi giorni fa nell’Adria Shipping Summit – Stati generali della portualità e della logistica del NordEst.

Il traffico navi, sia passeggeri che merci, sembrano infatti considerate al pari dei mezzi di trasporto, come i camion, per definire parametri di assetti e organici dell’Ufficio dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Ravenna, un approccio che non terrebbe conto della specificità e delle esigenze di controllo che tale servizio richiede. Senza un adeguato riconoscimento e una dotazione di risorse adeguata, la qualità operativa, compresa la sicurezza del terminal potrebbero essere gravemente compromesse.

Inoltre, si registra il rischio di un ulteriore ridimensionamento del presidio dedicato al controllo dell’area giochi. Ricordiamo che l’Emilia – Romagna, con il maggior numero presente in Riviera romagnola, detiene il primato nazionale (oltre 12.000) per numero di apparecchi da intrattenimento senza vincita in denaro presenti sul territorio nazionale e registra numeri importanti nella rete vendita nel settore degli apparecchi con vincita in denaro AWP e VLT; altri dati di rilievo si registrano nella rete vendita di altre tipologie di gioco.

Il presidio dunque del territorio risulta di fondamentale importanza per garantire ordinariamente  il controllo territoriale in modo capillare e continuo,  garantendo il gioco legale e responsabile.

Non prevedere un assetto organizzativo per tale funzione rischia di compromettere la vigilanza e il controllo in un settore delicato causando un impoverimento delle professionalità monopolistiche acquisite dal personale della sede fino ad oggi.”

Interviene sulla questione Mario Giovanni Cozza – segretario generale Cisl FP Romagna –  “Registriamo con favore l’apertura al confronto da parte della Direzione Centrale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli dopo i dubbi e le criticità sollevate dalla delegazione Cisl FP al tavolo nazionale di qualche giorno fa sulla riorganizzazione delle sedi territoriali,  ora ci aspettiamo che l’Agenzia  tenga conto nella pianificazione organizzativa delle peculiarità del nostro territorio e delle specifiche necessità di un porto cruciale come quello di Ravenna, favorendo l’incremento del numero di lavoratori in servizio, oggi nettamente insufficiente, oltre a strutture organizzative capaci di mantenere alto il livello di efficienza e sicurezza, sia per il terminal crociere e il traffico merci che per tutte le altre aree sensibili come quella dei giochi.”
“Chiediamo a gran voce un confronto aperto e costruttivo, certi che queste nostre preoccupazioni possano trovare una risposta concreta e tempestiva per garantire un futuro sicuro e solido al nostro porto e alla nostra città. – conclude Cozza.”