Il confronto con Michele e Pascale è avvenuto ieri pomeriggio nella sede ravennate dell’associazione di rappresentanza cooperativa alla presenza di numerosi consiglieri territoriali e dirigenti cooperatori.
Tra gli argomenti di carattere “trasversale” portati all’attenzione del candidato ci sono state le questioni relative alla sicurezza idrogeologica del territorio, la forte carenza di manodopera in tutti i settori economici, la questione casa che richiede politiche specifiche, i problemi delle aree interne a rischio spopolamento, ribadendo la necessità di dare risposte importanti avvalendosi di un metodo di progettazione condivisa.
“Oggi le priorità comuni a gran parte delle nostre cooperative sono legate agli eventi alluvionali, persone e imprese non si sentono più sicure né sul luogo di lavoro né in casa propria – ha dichiarato il presidente Mauro Neri – Occorre trovare soluzioni immediate per riportare senso di sicurezza e fiducia”.
Il presidente Neri, facendo riferimento al Documento predisposto dalla cooperazione, ha poi toccato alcuni argomenti specifici a ciascun settore. Le questioni calde legate alla cooperazione sociale, stretta tra tariffe inadeguate a coprire i costi dei servizi resi per l’ente pubblico e regime di accreditamento in scadenza; l’agricoltura messa in crisi dal cambiamento climatico e da direttive europee che non tengono conto della realtà internazionale e che chiede di procedere alla transizione ecologica in maniera condivisa.
“Vengo da quasi nove anni di amministrazione come sindaco e il rapporto con Confcooperative è sempre stato costante – ha esordito Michele de Pascale -. Voglio proseguire con questa modalità di relazione, fatta di confronto e dialogo. Più in generale credo nell’efficacia di un metodo di governo inclusivo, coinvolgente. La sfida regionale ovviamente sarà molto più grande, gli impegni più gravosi, ma partiamo da ciò che l’Emilia-Romagna è oggi, dando una narrazione corretta, partendo da quello che è stato fatto, dalle nostre eccellenze come il Servizio sanitario regionale. Siamo la Regione che ha utilizzato maggiorente i finanziamenti europei. È scorretto che la si dipinga come una Regione allo sbando. Ovviamente i problemi e le criticità non vanno negati, ma dai risultati positivi di questi anni occorre partire per migliorare”.
Riferendosi alle tematiche sollevate durante l’incontro de Pascale ha condiviso l’esigenza di mettere in campo tutti gli strumenti necessari per lavorare in prospettiva e non solo sull’emergenza. “Per raggiungere una sintesi e risultati concreti – ha precisato il candidato alla presidenza dell’Emilia-Romagna – occorre aprire una stagione di confronto, serve un patto istituzionale e anche una Regione che sappia cambiare, che sappia gestire l’emergenza e lo sviluppo futuro insieme ai territori. Co-progettazione e co-programmazione devono essere due strade per trovare risposte ai bisogni e soluzioni ai problemi, dai temi della non autosufficienza alle politiche per la natalità, mettendo al centro un piano straordinario per la sicurezza del territorio dopo gli eventi climatici degli ultimi 16 mesi”.