“Le alluvioni del maggio 2023 hanno segnato un prima e un dopo nella nostra comunità. Ma chi amministra la cosa pubblica sembra non averlo capito. Si continua ad impermeabilizzare il suolo con nuove cementificazioni, giustificate solo dal profitto degli immobiliaristi, come se non fosse stato accertato il ruolo dell’incapacità del suolo di assorbire la fiumana nella dimensione del disastro. Anzi, dei disastri, perché al continuare delle cementificazioni corrisponde anche il ritmo quasi settimanale delle alluvioni in questo autunno ravennate.

Anche se gli amministratori non ci guardano, però, l’emergenza resta. E, anche qui, bisogna usare il plurale: le emergenze. Sono tante le criticità che colpiscono i territori e lo fanno da prima, durante e dopo il diluvio. Gruppi di cittadine e cittadini, associazioni, comitati ed altri collettivi si pongono il problema di affrontarle. È a loro che Ravenna in Comune dedica l’assemblea aperta alla cittadinanza di Martedì 29 ottobre. A Ravenna, dalle 20.30, alla Sala Ragazzini di Largo Firenze (dietro la chiesa di San Francesco), diamo voce ad alcune di queste emergenze ma anche alle buone pratiche di resistenza della comunità. Interverranno:

  • Francesca Santarella (Italia Nostra Ravenna);
  • Linda Maggiori (Faenza Eco-Logica);
  • Sara Panzavolta (No Bretella Porto Fuori);
  • Marisa Iannucci (Life Onlus);
  • Pippo Tadolini (Coordinamento Ravennate di Per il Clima – Fuori dal Fossile);
  • Marco Maiolini (Ambiente e Territorio);
  • Giuliana Liverani (Associazione Italia-Cuba Ravenna);
  • Ulteriori testimonianze.

Seguirà discussione sulle strategie per superare il muro di indifferenza delle Istituzioni. La cittadinanza è invitata a partecipare.

Ravenna in Comune nasce nel 2015 con il proposito di dar vita ad una rappresentanza nelle Istituzioni locali di quella parte maggioritaria di cittadinanza non privilegiata a cui centrodestra e centrosinistra hanno da tempo voltato le spalle. Ci interessa portare avanti un progetto di amministrazione i cui elementi qualificanti sono la tutela del territorio e dell’ambiente; la rappresentanza delle classi non privilegiate e dei movimenti; la realizzazione di una società incentrata sui servizi pubblici di qualità, dalla scuola alla sanità; la sicurezza e l’equità per chi lavora; la salvaguardia del nostro sistema produttivo; la promozione di una cultura non clientelare e di una democrazia partecipata e inclusiva. In estrema sintesi il nostro impegno resta quello di rendere partecipe di benessere e felicità quella gran parte della comunità ravennate che il centrosinistra ha escluso e a cui il centrodestra elargisce slogan ma non risposte. A chi lo condivide chiediamo di accompagnarci lungo la strada che ci porterà alle elezioni di primavera.”