La mobilitazione per salvare i pini a Ravenna continua: dopo il deposito in Tribunale del ricorso per i 50 pini sani di viale Romagna a Lido di Savio da abbattere secondo il Parco Marittimo, i cittadini hanno presentato in Comune le firme raccolte con la petizione indirizzata al sindaco di Ravenna, nonché candidato in Regione, Michele de Pascale: 2500 nuove sottoscrizioni, che integrano le 2000 già depositate per Lido di Savio.

“Quasi 5000 persone, tra residenti e turisti, chiedono di salvaguardare le alberate urbane storiche: un patrimonio pubblico inestimabile ed una preziosa fonte di servizi ecosistemici, fondamentale per preservare il clima e la salute dei cittadini. 2000 quelle per via Maggiore 500 le nuove sottoscrizioni per Lido di Savio. Il ricorso per Lido di Savio, redatto dall’avvocato Virginia Cuffaro, è stato corredato di ben sei relazioni di esperti del settore, alcuni tra i più affermati d’Italia come il dottor Gian Pietro Cantiani e il dottor Daniele Zanzi.
Le drammatiche emergenze ambientali in corso nella nostra Regione impongono che non un solo albero, fonte di ossigeno, trappola per la CO2, valido alleato per la cattura degli inquinanti e per l’abbassamento delle temperature, nonché tutela per la biodiversità, venga abbattuto. Non un solo euro deve essere speso per opere inutile o, peggio, dannose per l’ambiente e per la città. Gli alberi servono in primo luogo nei centri urbani: quelli più vetusti vanno conservati in salute come un bene prezioso. Come già ricordato al deposito del ricorso per Lido di Savio, il diritto all’ambiente è nel novero dei diritti fondamentali della persona, anche alla luce delle recenti integrazioni dell’articolo 9 della Costituzione. Le manomissioni all’integrità dell’ambiente portano inevitabilmente a conseguenze negative sulla salute”.

“I pini di via Maggiore, oltre ad appartenere da più di settant’anni ad un contesto urbanistico di altissimo pregio, ornando la via principale di accesso alla città, rivestono un particolare valore simbolico per Ravenna, che porta il pino domestico nel suo stemma: la petizione lo sottolinea, e domanda di impiegare tutte le più moderne tecniche di arboricoltura per mantenere in sicurezza ed efficienza gli alberi (e i marciapiedi), ricorrendo agli abbattimenti solo come estrema ratio. Le ampie lacune vuote che aumentano ogni anno e degradano il viale, vengano integrate con nuovi giovani pini”.

“I cittadini che numerosissimi si sono attivati, con centinaia di sottoscrizioni da parte di residenti di via Maggiore e strade limitrofe, desiderano ringraziare tutti gli esercizi commerciali di via Maggiore e non solo che hanno ospitato il modulo per la raccolta, la farmacia San Biagio del dottor Pietro Gueltrini per aver accolto numerose volte il banchetto raccolta firme, e i moltissimi partecipanti alle manifestazioni e firmatari”.

A favore dei pini di via Maggiore si è espresso pubblicamente anche il Touring Club Italiano attraverso il suo Console Beppe Rossi e hanno fatto pervenire la loro adesione simbolica anche Cristina Mazzavillani e il Maestro Riccardo Muti.