Dopo cani, pecore e capre, il lupo si avventa sulle oche. L’ennesimo assalto del predatore in territorio faentino è avvenuto attorno alla mezzanotte di mercoledì scorso, all’interno del cortile dell’abitazione di Remo Lanzoni, agricoltore di Marzeno.
Ad accorgersi di quanto stava accadendo la figlia 18enne dell’uomo che dalla finestra della propria camera ha sentito le oche starnazzare rumorosamente nel silenzio notturno. Affacciandomi, racconta, essendo il nostro giardino praticamente illuminato a giorno, ho visto il lupo che stringeva un’oca in bocca per poi sparire nel buio”. Ma dopo pochi minuti un nuovo assalto: “Mentre avvisavo mio padre – continua la ragazza – ho sentito nuovamente le oche agitarsi e dalla finestra ho visto il lupo tornare e azzannare un’altra oca. A quel punto ho urlato e le mie grida hanno spaventato il predatore che ha mollato l’animale ed è fuggito”.
“Purtroppo – commenta Remo Lanzoni – il numero dei lupi sta aumentando e non c’è più alcuna sicurezza, i cani da guardia dobbiamo tenerli in casa perché altrimenti rischiano di fare una brutta fine, luci e recinzioni non hanno alcun effetto deterrente e i selvatici attaccano anche nei centri abitati”.
Preoccupa sempre più la presenza dei lupi sulle prime colline faentine, come testimoniato dagli attacchi che si stanno susseguendo di settimana in settimana ai danni degli allevamenti, ma anche nei confronti di animali da guardia e compagnia: “Dopo l’ennesimo episodio – afferma il Direttore di Coldiretti Ravenna, Assuero Zampini – è evidente come la proliferazione del lupo sia in netto aumento con conseguenti attacchi sempre più frequenti, questo sta minando il lavoro di pastori, allevatori, agricoltori, ma anche la sicurezza pubblica. Occorre quindi agire al fine di contenere il sovraffollamento faunistico ormai riscontrato da anni nelle aree di collina, fenomeno che oltre a creare pericolosi squilibri agli ecosistemi locali dirotta i selvatici, lupi e cinghiali in primis, verso zone anche densamente abitate”.