1. Il 19 settembre 2023, il Consiglio comunale di Ravenna approvò all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal suo vicepresidente Alvaro Ancisi, riconoscendo“che i capanni balneari, presenti sul litorale del comune di Ravenna, rappresentano una tradizione storica locale e, per questo, sono portatori di un valore storico-testimoniale” e chiedendo “che il Sindaco e la Giunta portino avanti un’analisi della situazione volta a valutare la fattibilità di indire un bando pubblico per istituire e gestire l’area dei capanni balneari, come opportunità di promozione di questa tradizione verso il pubblico, i turisti e tutte le persone che vivono la costa ravennate”.
  2. Nondimeno, il 31 gennaio 2024 il dirigente del servizio comunale del SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive) ha emesso un’ordinanza che ha imposto la demolizione totale di tali capanni entro il 30 aprile.
  3. Il 27 febbraio, la Giunta de Pascale, dando esecuzione all’ordine del giorno del Consiglio, ha però disposto che il servizio Ambiente produca, sui capanni stessi, “apposita Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA) al fine di individuare le posizioni concessionabili” e che il SUAP predisponga “un bando […] per l’individuazione di un soggetto giuridico senza fini di lucro, che mantenga viva la tradizione dei Capanni Balneari”, al quale concorrerebbe, assumendosi i relativi oneri di interesse pubblico e sociale, l’Associazione stessa dei Capannisti Balneari.
  4. Rispetto a questa prospettiva “salvifica” dei capanni, il 10 aprile il dirigente del SUAP ha differito il termine per l’abbattimento dei capanni imposto dalla sua ordinanza, specificando che i lavori di demolizione si sarebbero potuti iniziare il 20 settembre 2024 e terminare entro il 9 dicembre.
  5. Il compito di eseguire la VINCA è stato affidato allo Studio SILVA di Bologna fin dal 10 maggio, ma, dalla risposta che il consigliere Ancisi ha ricevuto il 10 ottobre ad una sua richiesta di accesso agli atti, risulta che tale valutazione di impatto ambientale e le conseguenti linee guida necessarie per stabilire quali capanni possano essere mantenuti al loro posto e quali invece trasferiti in altra posizione, si spera nessuno abbattuto, non sono ancora disponibili.
  6. Informata il giorno stesso dal consigliere Ancisi, l’Associazione capannisti ha dovuto dunque, in data 23 ottobre, indirizzare al sindaco un’istanza, che, valutando come l’esecuzione dell’ordinanza di rimozione dei capanni entro il 19 dicembre “verrebbe ad interferire negativamente con le attività affidate allo studio SILVA rendendole di fatto inutili e frustrando le stesse finalità ed obiettivi perseguiti dall’Amministrazione Comunale attraverso il conferimento del suddetto incarico” formula la richiesta di sospensione dell’ordinanza stessa “o, in subordine, la sospensione/differimento dei termini fissati per l’ultimazione degli abbattimenti dei capanni fino alla data in cui verranno adottate dall’Amministrazione Comunale le determinazioni conseguenti alla consegna dello studio di incidenza da parte dello Studio SILVA”.

Ciò premesso, considerando giusto e doveroso accogliere la suddetta istanza,

IL CONSIGLIO COMUNALE DI RAVENNA INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA

a rivolgere al SUAP un proprio atto di indirizzo gestionale affinché, per le ragioni espresse in premessa, l’ordinanza del 31 gennaio 2024 che dispone l’abbattimento dei capanni balneari entro il 9 dicembre 2024 sia sospesa o, in subordine, ne siano sospesi/differiti i termini di esecuzione.”