“Come previsto. L’ennesima farsa di questo governo di irresponsabili viene spernacchiata dalla UE che rispedisce indietro gli improponibili emendamenti delle destre al dl infrazioni così come era stato fatto con la farlocca mappatura delle coste di qualche mese fa.
Alla fine dei conti le uniche cose che questo esecutivo di destra ha partorito è incertezza, frustrazione negli operatori, una proroga che nessuno vuole e un decreto che manca di quelle necessarie tutele che proteggano e valorizzino le piccole imprese balneari e impediscano offerte predatorie multiple di chi è economicamente più forte.
Un aspetto deve essere chiaro a tutti: i partiti di destra hanno scritto e presentato emendamenti ben sapendo che sarebbero stati bocciati soltanto per proseguire la narrazione di una maggioranza di governo che sta dalla parte dei balneari. In realtà Lega, FDI e FI non sono mai stati realmente interessati a rilanciare il comparto balneare ma soltanto a proteggere i privilegi di qualche ricco amico che si comporta da feudatario su un bene che è di tutti. I finti patrioti sanno benissimo che prelazioni e indennizzi sul valore d’azienda rappresentano vantaggi incompatibili con i principi eurounitari e su questo la commissione europea si era già espressa molto chiaramente.
L’UE non avrebbe invece respinto, ma piuttosto accolto con favore, eventuali emendamenti tesi a rafforzare i diritti di tutti i cittadini, le certezze degli operatori, i diritti dei lavoratori, la valorizzazione delle vocazioni, e la difesa di micro e piccole imprese. Nulla di tutto questo è arrivato da parte delle destre di governo.
Presenteremo noi emendamenti in tal senso in parlamento e chiederemo che si cancelli la proroga delle concessioni al 2027 perché non si può perdere altro tempo per scrivere il futuro di un comparto fondamentale per la nostra offerta turistica.”