In  occasione della giornata mondiale del diabete che si celebra il 14 novembre, l’associazione Diabete Romagna torna con i volontari, le aziende e le organizzazioni amiche a dimostrare la solidarietà a favore di adulti e bambini con diabete. La ricorrenza, istituita nel 1991 dalla International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, celebra la data di nascita del fisiologo canadese Frederick Grant Banting, che, insieme a Charles Herbert Best, scoprì l’insulina consentendo alle persone con diabete, che avevano un’aspettativa di vita molto bassa di poter convivere con la malattia.

Il diabete tuttavia rimane una malattia subdola, che si nasconde e che, se non adeguatamente gestita, porta a pericolose complicanze a carattere sistemico. Di diabete non si guarisce, per questo diventa necessario il supporto di una comunità capace di comprendere le difficoltà di una vita che dipende dal costante controllo della glicemia. Diabete Romagna, con le sue iniziative di raccolta fondi, di cui la Giornata Mondiale del Diabete è una delle più sentite, permette di realizzare quei progetti così fondamentali per vivere in maniera serena con il diabete oggi, mettendo a disposizione di chi soffre di diabete e delle loro famiglie, podologi, dietisti, psicologi, insegnanti di attività motoria e medici diabetologi per i pazienti con diabete più fragili, ad integrazione di quanto offerto dal Servizio Sanitario Nazionale.

Anche quest’anno, in occasione della Giornata Mondiale del Diabete, in particolare sabato 9 e domenica 10 novembre, verranno allestite postazioni solidali in cui sarà possibile parlare con i volontari per conoscere il diabete più da vicino e fare una donazione a favore dei progetti dell’associazione Diabete Romagna, ricevendo in cambio delle calamite con sopra scritte delle frasi motivazionali a cura dei volontari. La scelta del magnete nasconde molteplici significati. Il diabete è per tutta la vita e come un magnete rimane addosso; la differenza tra vivere questa condizione soccombendo o rendendola amica sta tutta nella modalità con la quale la si affronta e nell’importanza di non portare questo peso da soli. Ecco il valore della solidarietà “magnetica”, capace di prendersi carico di un po’ delle fatiche di chi ha il diabete e di condividerle.

Da qui l’appello dell’associazione ad unirsi in comunità a sostegno di chi dal diabete non si può mai separare, sostenendo i progetti dell’associazione scegliendo di organizzare una postazione solidale in azienda, o nella comunità di riferimento o diventando volontari nelle postazioni che saranno allestite nelle piazze e nei supermercati della Romagna.