Oggi si è svolta una nuova riunione tecnica, dopo la terza alluvione, presieduta dal Commissario straordinario alla ricostruzione, il Generale Francesco Paolo Figliuolo, ed il sub-commissario della Regione Emilia-Romagna.

La riunione si è focalizzata
– sullo stato di avanzamento degli interventi urgenti di difesa idraulica, finanziati con le ordinanze commissariali n. 8 del 28 settembre 2023 e n. 15 del 16 novembre 2023, per la messa in sicurezza dei territori colpiti dagli eventi alluvionali del maggio 2023, alla luce del quadro di situazione emerso in seguito agli ultimi eventi del 17 e 18 settembre 2024;
– sui “Piani speciali” relativi agli interventi sulle situazioni di dissesto idrogeologico, in vista della convocazione della Cabina di coordinamento per la loro approvazione e adozione. A tal proposito, il Commissario, valutata la fattibilità tecnica di opere strategiche di mitigazione del rischio idraulico e di criticità riscontrate sulle infrastrutture stradali e ferroviarie, qualora prontamente realizzabili, procederà nel più breve tempo possibile alla loro programmazione e prioritizzazione, a valere sulle risorse disponibili a legislazione vigente. Le esigenze relative ai “Piani Speciali” sono state elaborate dal gruppo di lavoro interministeriale ed interistituzionale istituito dal Commissario straordinario Generale Francesco Paolo Figliuolo, per la predisposizione, l’indirizzo tecnico scientifico, degli interventi di contrasto alle situazioni di dissesto idrogeologico sotto la guido delle Autorità Distrettuale di Bacino del fiume Po.

Durante il vertice è stato analizzato e discusso il tema delle procedure di semplificazione proposto dal Sub-Commissario della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo. Il Commissario Figliuolo dichiarandosi disponibile a portare le istanze ai ministeri competenti per una completa valutazione, ha precisato che il quadro derogatorio, unico e senza precedenti, contenuto nelle ordinanze relative agli interventi urgenti di messa in sicurezza per la ricostruzione post-alluvione degli eventi del maggio 2023, già contempla il riscorso alla procedura negoziata senza la pubblicazione dei bandi di gara e l’affidamento diretto dei lavori alle ditte appaltatrici.
Se attuata, questa procedura consente una rapida realizzazione dei progetti di tutela del territorio. Ulteriori misure di semplificazione, già previste nelle ordinanze, includono la conferenza dei servizi semplificata, la procedura del silenzio-assenso per la formulazione dei pareri degli organi competenti, l’affidamento diretto dei lavori fino a 500 mila euro e altre misure semplificative rispettivamente per i progetti fino a 1 milione e a 2 milioni di euro. .