“Purtroppo è necessario ritornare sull’annosa questione che riguarda i giardini Speyer, e più in generale, l’intera zona denominata Isola San Giovanni. Ripercorrendo un po’ la storia di questo comparto, anni fa la situazione era molto critica, con aspetti di reale preoccupazione, dovuti ad una serie di problematiche di sballo, alcolismo, spaccio, episodi criminosi, assoluta impudenza nei confronti dell’ ambiente e degli edifici. Cui si aggiungeva una grave situazione di degrado della parte esterna dell’abside di san Giovanni Evangelista dovuto alle continue funzioni fisiologiche  fatte ormai  senza alcun ritegno. Poi vi è stata una presa di coscienza da parte dell’Amministrazione comunale che ha  curato meglio il verde, l’ha dotata di luci, ha ripulito la zona, ha messo a disposizione uno stazionamento dei Corpo dei vigili urbani, oltre ad avere promosso iniziative di vario genere per rendere più vivo  e meno isolato il comparto. A seguire, poi, tutte queste attività sono andate diminuendo e tuttora  la fotografia della zona ha molti elementi in comune a quella dei primi tempi.  Purtroppo si deve costatare, infatti, come persista una condizione desolata, indecente e pericolosa;  una situazione di deterioramento e  di abbandono fuori dall’ordinario che fa emergere un’immagine indecorosa, antigienica  e con risvolti di reale compromissione della quiete pubblica. I cittadini e i residenti, purtroppo,  sono avviliti, umiliati e ormai tristemente rassegnati. Non va certo meglio per il turista che arriva alla stazione ferroviaria o all’autostazione il quale ha un impatto imbarazzante  in cui il degrado e il mancato  rispetto civico e igienico balzano immediatamente agli occhi. Insomma, un pessimo bigliettino da visita per una città d’arte! Oltretutto lo squallore di tale scenario è pregiudizievole anche per gli allievi dei due importanti istituti scolastici che insistono nella zona.

È necessario, dunque, una presa di coscienza della situazione con conseguenti interventi energici e sistematici da parte del Comune, eventualmente riproponendo l’istituzione del ‘vigile di quartiere’ per aumentare la sicurezza sociale, contrastare atti di vandalismo e di microcriminalità, l’ alterazione dell’ambiente e l’ inosservanza degli aspetti igienico sanitari.”