Quattro giorni per immergersi in un mondo sotterraneo fatto di meraviglie naturali e per riflettere su come preservare queste bellezze per le generazioni future.
La Regione Emilia-Romagna festeggia il primo anniversario dell’iscrizione del “Carsismo e grotte nelle evaporiti dell’Appennino Settentrionale” nel patrimonio mondiale Unesco, con un evento promosso in collaborazione con la Federazione speleologica regionale e gli enti gestori delle aree protette, ricco di appuntamenti tra conferenze internazionali ed escursioni guidate.
Da giovedì 19 a domenica 22 settembre, studiosi, esperti e appassionati si riuniranno per esplorare e discutere la bellezza e l’importanza di questo sito unico.
Il cuore dell’evento sarà il convegno “Aree carsiche nei gessi: conservazione, gestione e fruizione – sfide ed opportunità”, che si terrà presso la Terza Torre della Regione Emilia-Romagna a Bologna il 19 e 20 settembre. La conferenza, con il supporto dell’Università di Modena e Reggio Emilia e l’Università di Bologna, approfondirà le sfide della gestione e valorizzazione delle aree carsiche gessose, toccando temi cruciali come la conservazione e il turismo sostenibile.
Il 21 e 22 settembre saranno dedicati invece a escursioni guidate aperte al pubblico. Un’occasione perfetta per esplorare i siti Unesco dell’Appennino settentrionale sotto la guida di esperti. Le visite permetteranno, in particolare, di scoprire da vicino le grotte e le formazioni carsiche, offrendo un’esperienza immersiva in un ambiente naturale unico.
“Il riconoscimento Unesco è per noi motivo di grande soddisfazione e orgoglio, oltre che stimolo per la tutela dell’area e la sua valorizzazione- afferma l’assessora ai Parchi, forestazione e biodiversità, Barbara Lori-. Anche per questo abbiamo voluto celebrare il primo anniversario con un convegno che servirà ad approfondire, dal punto di vista scientifico, dell’educazione ambientale e della biodiversità, l’importanza del carsismo per il nostro territorio attraverso il contributo di esperti internazionali. Ma non solo. Con le visite guidate, apriamo a tutte le cittadine e i cittadini che aderiranno, la conoscenza di questi luoghi. È fondamentale sensibilizzare a una corretta e consapevole fruizione, anche turistica, per preservare un patrimonio distintivo e prezioso della nostra regione”.
Il sito Unesco
Le grotte e i fenomeni carsici racchiusi nelle sette aree di cui è composto il sito Unesco sono: Alta Valle Secchia (Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano), Bassa Collina Reggiana (Paesaggio Protetto della Collina Reggiana), Gessi di Zola Predosa (sito Natura 2000), Gessi Bolognesi (Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa), Vena del Gesso Romagnola (Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola), Evaporiti di San Leo (sito Natura 2000), Gessi della Romagna Orientale (Riserva Naturale Regionale di Onferno) e si trovano nelle province di Reggio Emilia, Bologna, Rimini e Ravenna.
I primi adempimenti della Regione Emilia-Romagna in merito al sito riguardano l’adozione della cartografia con la definizione del perimetro dell’area, l’individuazione di una una struttura di gestione e la definizione dei suoi compiti. Inoltre, la Regione dovrà approvare lo schema di accordo con il Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e nuove intese con gli Enti territoriali per il supporto alle attività relative all’iscrizione del “Carsismo e Grotte nelle Evaporiti dell’Appennino Settentrionale (EKCNA)” nella Word Heritage List dell’Unesco.