Si è svolto questa mattina nella sede della Cooperativa stabilimenti balneari a Cesenatico l’incontro riguardante la direttiva Bolkenstein tra il candidato alla presidenza della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, oltre 60 referenti delle cooperative che riuniscono i concessionari degli stabilimenti balneari e i rappresentanti sindacali della categoria.

“Ho voluto organizzare questo incontro per ascoltare le istanze della categoria e per presentare alcune proposte – ha commentato de Pascale a margine dell’incontro – In questi anni le imprese balneari sono state fortemente prese in giro prima dalla Lega e poi da Fratelli d’Italia, i quali sistematicamente hanno promesso l’uscita dalla Bolkestein, tradendo le promesse una volta al Governo.

Da quanto abbiamo potuto apprendere il decreto approvato, di cui ancora non abbiamo letto il testo, è un passo indietro enorme poiché non risolve in maniera congrua il tema degli indennizzi per le imprese uscenti, non dà criteri chiari e in Romagna crea anche tensioni importanti fra tessuto ricettivo e imprese balneari.

Oggi abbiamo chiesto di condividere alcuni punti fermi, perché noi non intendiamo prenderci gioco degli imprenditori, come è stato fatto fino a qui dagli esponenti di Governo, vogliamo invece dire loro la verità.

Il sistema balneare è la colonna portante dell’attività turistica della Romagna e va difeso; servono indennizzi chiari, non tarati sugli investimenti degli ultimi cinque anni in cui non vi è stata nessuna certezza, ma sul valore complessivo dell’impresa; tempi adeguati per poter espletare le evidenze; e infine un riconoscimento concreto alla professionalità e alla competenza degli imprenditori.

Sembra inoltre che nel decreto le Regioni siano completamente esautorate, non essendo previsti per loro margini di azione. Lo dico con chiarezza: il modello emiliano romagnolo è diverso da quello del resto d’Italia. Qui la presenza di servizi senza i quali non c’è spiaggia di qualità e nemmeno la capacità di proporre un’offerta per tutte le capacità di spesa, è fondamentale; per questo chiediamo che la Regione Emilia-Romagna possa avere un ruolo importante nel definire i criteri di indennizzo e nel poter tutelare il nostro modello turistico unico nel suo genere”.