Dopo le esposizioni dedicate a Ettore Panighi (2022) e a Vittorio D’Augusta (2023), l’Assessorato alla Cultura del Comune di Fusignano e l’associazione Capit Ravenna promuovono una nuova esposizione allestita al museo civico «San Rocco» di Fusignano.
La mostra inaugura sabato 6 settembre alle 18 e sarà visitabile fino al 17 novembre il sabato dalle 15 alle 18, domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18; sarà inoltre aperta nelle serate di festa per l’Otto settembre.
Protagonista è l’artista Massimo Pulini, con la sua mostra Ex Profvndis, a cura di Franco Pozzi. Come racconta lo stesso curatore, nell’esposizione – presentata in anteprima alla stampa il 3 settembre – compaiono opere appartenenti a tre diversi gruppi, che riuniscono i più recenti anni di lavoro pittorico di Massimo Pulini, tornato a utilizzare il supporto delle radiografie in un’accezione ancora più intima e profonda.
«Il ciclo di dipinti intitolato Siderale guarda al tempo e alla sua dimensione simbolica, partendo dall’origine astronomica degli strumenti che lo misurano e dalla narrazione che trae metafore dai miti – racconta Franco Pozzi -. Asanisimasa è una sequenza di dipinti legata al regno del quale siamo parte e disparte, ovvero del regno animale del quale abbiamo abusato fino a costruire una dittatura che decide nascita, vita e morte di molte specie. Infine la serie De profundis parla di volti dagli sguardi sfuggenti, ribassati e laterali, ma accomunati da intensi pensieri, che formano una scacchiera di relazioni e caratteri. Tracciati sentimentali che sembrano intonare, come nella Butterfly di Puccini, un coro a bocca chiusa».
Del ciclo di opere esposte lo stesso artista scrive: «ogni ritratto è una forma di introspezione, di scandaglio sentimentale e la pittura, proprio nell’atto dello scavo, finisce per stratificare la propria pelle sul piano di lavoro. Come se il suo intento fosse quello di portare a galla, nella superficie della creazione, quel sedimento di vita, quel fondo di pensiero che solo l’ultimo strato superficiale mette in luce».
Pittore, scrittore e storico dell’arte, Massimo Pulini nasce a Cesena nel 1958. Da quattro decenni svolge un’intensa attività artistica, che lo ha portato ad allestire mostre personali in importanti musei italiani ed europei. In qualità di ricercatore storico ha redatto numerosi saggi sull’arte italiana del XVI e XVII secolo e curato varie esposizioni museali; ha pubblicato numerose raccolte di saggi e due romanzi (Gli inestimabili e Mal’occhio, entrambi editi da Carta Canta).
Dal giugno 2011 fino al febbraio 2019 ha assunto un impegno di responsabilità civile presso l’Amministrazione comunale di Rimini e si è fatto promotore della Biennale Disegno, curando da direttore del comitato scientifico tre edizioni. Negli scorsi anni ha tenuto il corso di arte e mercato presso La Sapienza di Roma ed è attualmente titolare della cattedra di Pittura presso l’Accademia di belle arti di Bologna.
Sono quattro gli incontri organizzati a margine dell’esposizione, tutti al museo San Rocco alle 17.
Venerdì 4 ottobre Paola Feraiorni farà un intervento in ponte alla mostra «Verso la gioia» di Ettore Frani allestita all’ex convento di San Francesco a Bagnacavallo; venerdì 25 ottobre Stefano Mazzotti presenterà il suo libro Meravigliose creature. La diversità della vita come non la conosciamo, con letture di Alberto Antolini; venerdì 8 novembre Federica Facchini racconterà le connessioni di Ex Profundis con la mostra «Salvifica» di Giovanni Manfredini allestita a Palazzo degli Scalzi a Sassoferrato; infine venerdì 15 novembre ci sarà la presentazione del catalogo di Ex Profvndis, a cura di Franco Pozzi e in dialogo con Paola Babini.
L’esposizione, a ingresso libero, è realizzata in collaborazione con l’Accademia di belle arti Ravenna e il sostegno della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Cassa di risparmio.