Il Comune non ha un progetto per Palazzo Ghigi. Le opposizioni: “Riqualificare l’esterno”

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Per Palazzo Ghigi, al momento, il Comune di Ravenna non ha una progettualità definita. L’unica volontà è di mantenere l’antico manufatto di proprietà pubblica, senza venderlo.
In commissione consiliare è stata discussa la petizione che chiedeva di restaurare l’ex sede dell’anagrafe cittadina, ormai abbandonata da anni, a due passi da Piazza del Popolo e da Piazza Kennedy. 544 i ravennati che hanno partecipato alla raccolta firme.
La petizione, ideata da Lista per Ravenna, denunciava lo “squallore del porticato esterno”, vittima anche di vandalismi, deposito rifiuti e utilizzato spesso come bagno pubblico.
Situato in via Gardini, palazzo Ghigi risale al 1400. Appartiene probabilmente al periodo di dominio veneziano su Ravenna. Solo molto tempo dopo venne acquistato dalla famiglia Ghigi. Successivamente fu sede del Consorzio Agrario e poi dell’esattoria comunale. Il Comune lo acquistò nel 1965 e divenne sede di anagrafe, stato civile, ufficio elettorale, leva e statistica, tutte funzioni ppoi trasferite in altre sedi.