“Apprendiamo dalla stampa che Elena Ugolini ha deciso di rinviare il confronto con Michele de Pascale, previsto per giovedì 19 settembre a Cesena davanti al pubblico dei cooperatori di Legacoop Romagna.
Rimaniamo in attesa di una nuova data utile, che lo staff di Ugolini dovrà concordare con quello di de Pascale nel più breve tempo possibile.
Resta inalterato lo stupore per la modalità con cui siamo stati informati. La macchina organizzativa è stata avviata ad agosto sulla base di accordi scritti (e, peraltro, la stessa data del confronto è stata individuata prima di tutto dallo staff di Ugolini). Ha sempre lavorato a pieno ritmo, mantenendosi in stretto contatto con lo staff della candidata, attraverso messaggi e scambi quotidiani sulle modalità dell’incontro. La decisione di rinviare l’evento è stata comunicata dallo staff di Ugolini — non a noi, ma attraverso gli organi di informazione — con giustificazioni che è difficile non ritenere pretestuose, specie considerando l’impegno messo in campo in pieno periodo estivo. È evidente che ci sono difficoltà di cui non siamo a conoscenza nella gestione dell’agenda della candidata. Ci auguriamo che la responsabilità di questa brutta pagina di relazioni politiche non venga scaricata sulla inesperienza di qualche comunicatore, come abbiamo visto fare più volte da autorevoli esponenti di governo. Se abbiamo deciso di non cancellare l’iniziativa — più volte concordata in ogni dettaglio e già inserita da settimane nelle agende di tutti i presidenti delle cooperative associate — è solo per il senso di responsabilità che nutriamo nei confronti di questo territorio e per la rilevanza dei temi su cui le imprese cooperative romagnole aderenti a Legacoop, intendono interrogare i candidati. Non a caso, infatti, Legacoop ha coinvolto nella fase preparatoria dell’evento i propri dirigenti, in rappresentanza dei 328.000 romagnoli, soci delle nostre 380 cooperative, predisponendo un corposo documento che indica i temi sui quali i cooperatori continueranno a chiedere risposte sui temi principali per lo sviluppo regionale: i nuovi assetti istituzionali, a partire dalla Provincia unica; la ripartenza dopo l’alluvione e i ritardi del governo centrale; il futuro della sanità e la sua capacità di anticipare i nuovi bisogni visti i cambiamenti demografici in atto; il sistema dei trasporti, con le sue criticità e le sue opportunità, tra le quali quelle offerte dal porto di Ravenna e da una riorganizzazione del sistema aeroportuale regionale; il nuovo assetto idrogeologico del territorio; cambiamento climatico; costo del lavoro; Bolkestein e molto altro ancora.”