“Si discute giovedì 29 agosto, alle ore 15.00, nella Commissione n. 5 “Patrimonio”, la petizione “Restaurare Palazzo Ghigi in rovina e marciume da anni”. Sono stati 544 i cittadini che l’hanno sottoscritta. La foto (allegata) mostra l’atto di consegna dei moduli agli uffici dell’Anagrafe in viale Berlinguer da parte di Rosanna Biondi, che l’ha proposta e portata avanti, e di Nicola Carnicella, entrambi membri del Comitato operativo di Lista per Ravenna. Scopo principale della petizione è che il Comune di Ravenna proceda con urgenza alla messa in sicurezza e al risanamento dell’immobile.
Casa Ghigi è un edificio monumentale situato in via Raul Gardini, nel centro storico di Ravenna, risalente al quattrocento tardo-rinascimentale, al tempo del dominio veneziano, di cui rappresenta una delle poche testimonianze rimaste nella nostra città. Il Comune lo acquistò nel 1965 accentrandovi l’anagrafe, lo stato civile, l’ufficio elettorale, la leva e la statistica. Dislocandoli recentemente in periferia, oltre a privare il centro storico di Ravenna di questi servizi essenziali, non si è più curato del palazzo, abbandonandolo al dissesto. Non sapendosi nulla di accertato sul degrado e sulle rovine interne all’edificio, è tuttavia sotto gli occhi di tutti l’indecente squallore del porticato esterno, il cui pilastro sullo spigolo sud-est, puntellato da anni perché a rischio di crollo, è sottoposto agli insulti quotidiani di vandali e graffitari, al deposito di rifiuti e immondezze e all’uso come latrina.
Nel 2021, la Giunta de Pascale annunciò di aver posto Casa Ghigi al centro di un progetto di messa in sicurezza, del costo di 200 mila euro, avente lo scopo “di eliminare i fenomeni di dissesto più evidenti che interessano il fabbricato e in particolare il consolidamento del porticato e dello scalone del Palazzetto dell’ex Anagrafe”. Da allora però non se n’è saputo niente. Anche di questo la petizione chiede ragione al sindaco.”