Il Popolo della Famiglia interviene nel merito dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza, denominata “Bosco Perduto”, in cui aziende del forlivese e del faentino e relativi dirigenti sono accusati a vario titolo reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Mirko De Carli, consigliere Nazionale del Popolo della Famiglia, e Alessandro Vitali, segretario regionale del movimento giovanile del PDF, commentano: “Partiamo dal presupposto che siamo garantisti e non puntiamo il dito contro nessuno.
Come Popolo della Famiglia abbiamo tuttavia la necessità di esprimere, alla luce di questa vicenda, che si apre un vaso di pandora su un mondo, quello legato alla energie rinnovabili, che più volte ci è parsa più una lobby che una opportunità di crescita energetica per la Nazione.
L’intreccio tra politica, cooperative, di cui sappiamo l’origine, e fondi erogate alle aziende coinvolte non contribuiscono di certo ad avere grande fiducia in tale complesso sistema.
La magistratura farà il suo corso e noi staremo a vedere.
Sicuramente alcuni dei sospetti che come Popolo della Famiglia abbiamo sempre sottolineato anche in passato, stanno divenendo, ahinoi, triste realtà.”