Il candidato alla presidenza della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale ha incontrato oggi a Modena il sindaco Massimo Mezzetti e il presidente della Provincia Fabio Braglia.
“Riceviamo un’eredità molto importante da Stefano Bonaccini – dichiara de Pascale – essere al suo livello qui nella sua terra è ancora più sfidante, chi dovrà succedergli avrà ancora di più la responsabilità di essere all’altezza delle aspettative di questo meraviglioso territorio.
Ho già avuto modo di dirlo, per me ora la priorità è ascoltare e conoscere con grande umiltà, per rispetto e per dovere dei cittadini della regione Emilia-Romagna. Oggi sono qui per questo, e continuerò in questa attività di ascolto e conoscenza dei territori per tutto il mese di agosto, senza fermarmi neanche un giorno.
Terminata questa prima parte, a settembre presenteremo il programma. In questo senso Vincenzo Colla sta già lavorando alla Fabbrica del programma e dunque da settembre, dopo aver ascoltato attentamente i territori e le comunità, torneremo per presentare le nostre proposte e le idee da mettere in campo per la regione Emilia-Romagna”.
“Su una proposta in particolare partiamo subito, – continua Michele de Pascale – la settimana prossima lanceremo dieci punti sulla tutela della sanità pubblica. Si tratta di un tema trasversale molto sentito da tutti i cittadini e che presenteremo organizzando assemblee pubbliche in tutto il territorio regionale, per ascoltare operatori, associazioni di malati, singoli cittadini e il mondo dell’università. Abbiamo bisogno di mettere la salute al centro e di aprire una grande stagione di innovazione in ambito sanitario.
Altri temi che mi stanno particolarmente a cuore sono quelli del dissesto idrogeologico e della messa in sicurezza dell’intero territorio, e dare continuità al Patto per il lavoro e il clima, argomento particolarmente rilevante per il territorio modenese che rappresenta una delle eccellenze industriali di tutta la regione e nel quale è concentrata una delle parti più rilevanti della nostra capacità di produzione.
Un tema su cui bisogna lavorare tanto è quello della transizione energetica, dobbiamo ridurre radicalmente le emissioni climalteranti, ma nel contempo non dobbiamo perdere per strada le nostre eccellenze industriali. Per un territorio come quello di Modena abbiamo bisogno di mettere in campo una transizione ecologica con obiettivi molto ambiziosi, ma anche molto concreti. Stessa cosa dobbiamo fare su tutta la filiera infrastrutturale, le connessioni ferroviarie sono centrali e in questo senso sappiamo di dover mettere in campo investimenti importanti”.