“Il 14 luglio u.s. abbiamo appreso da notizie di stampa che il Vice Sindaco Fabbri e conseguentemente l’Amministrazione tutta, non hanno più intenzione di realizzare nella zona della futura “ex caserma dei Vigili del Fuoco” un’area parcheggio a servizio del centro storico della città.
L’opera è dichiarata giudicata inutile (“non sarebbe logica”) e si è ipotizzato/ventilato addirittura di realizzare un nuovo parcheggio, multipiano, nella zona di Faenza 1 o di via Lapi.
Prima di ogni altra considerazione occorre fare un passo indietro, il parcheggio nell’area che definiremo per semplicità ex-caserma, è stato previsto dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del Comune adottato il 30 settembre 2021 con la delibera del Consiglio Comunale n. 65.
Votato nel suo complesso da tutta la maggioranza consiliare, quella scelta strategica, è stata presa accogliendo – tra l’altro – le indicazioni di una delle società a cui furono affidati gli studi preliminari di fattibilità del PUMS (FONDAZIONE ITL) e soprattutto le osservazioni presentate da ASCOM-Confcommercio e Confesercenti e dal comitato “No alla morte del Centro Storico”.
Negli anni che sono andati dall’avvio del percorso PUMS (2016) fino alla sua approvazione (2021) e ancora nel 2022 e nel 2023, non si contano le dichiarazioni di Sindaci, assessori competenti e forze politiche di maggioranza, a sostegno di quella prospettiva, la stessa era stata inserita (seppure senza nominarla direttamente) nel programma elettorale del Sindaco Isola che vedeva nel PUMS così come approvato uno dei punti caratterizzanti la loro azione amministrativa futura.
Oggi, in spregio ad una delibera ufficiale del Consiglio Comunale – massimo organo politico ed istituzionale della città – senza nemmeno un passaggio formale all’interno dello stesso, un esponente della giunta tra i più autorevoli sconfessa quella scelta (ripeto già adottata e lautamente pagata) definendola non logica.
L’avversione del nostro gruppo consiliare al PUMS, così come strutturato, è stata totale e sempre ribadita, non abbiamo però mai nascosto che uno dei pochissimi aspetti apprezzabili di quello strumento era proprio la realizzazione di quell’area di sosta a ridosso del centro storico, perché davvero la si riteneva e la si ritiene strategica ed in grado di limitare il danno che lo strumento sta arrecando (e arrecherà) al centro della città.
Bene oggi, sconfessando se stessa, ed in barba a qualsiasi rispetto democratico ed istituzionale, l’Amministrazione cambia la sua strategia cassando definitivamente il progetto.
Sono queste in estrema sintesi le ragioni che ci hanno spinto a presentare l’interrogazione allegata, perché risposte devono esserci date.
Questa Amministrazione deve dirci se ritiene che gli strumenti di programmazione urbanistica e/o di programmazione del territorio in genere, approvati dal Consiglio Comunale su richiesta dell’Amministrazione stessa, siano un mero esercizio di retorica consiliare amministrativa o piuttosto atti vincolanti per l’azione della giunta?
Deve dirci perché si ritiene di poter disattendere una chiara delibera del Consiglio Comunale che approva uno strumento di programmazione come il PUMS su cui l’Amministrazione ha inteso investire 39.000.000 di € in dieci anni con un aggravio sulla spesa corrente di oltre 600.000 € annui?
Deve dirci perché vengono commissionati ed affidati studi di fattibilità, consulenze avanzate, analisi del traffico, tutte lautamente compensate per poi disattendere sistematicamente le risultanze delle stesse?
Deve dirci a che cosa serve avviare un processo partecipativo, chiedere a cittadini e associazioni di formulare proposte ed osservazioni, accoglierle e poi disattenderle in fase di esecuzione?
Deve dirci a cosa serve il Consiglio Comunale?
Ma soprattutto deve dare spiegazioni su un punto specifico ed ulteriore che è emerso dalle dichiarazioni del vice Sindaco Fabbri, e mi riferisco all’ipotesi di realizzare un parcheggio multipiano in via Lapi o in zona Faenza 1. E’ successo qualcosa di cui non ci siamo accorti o quelle aree sono ancora da considerarsi allagabili? E’ successo qualcosa di cui non ci siamo accorti o la Regione Emilia Romagna, il suo ex Presidente, il Presidente in pectore ed i Sindaci dell’Unione a rimorchio hanno urlato in ogni dove “nelle aree allagabili non si costruisce più”? Quello che viene vietato ai privati è forse consentito all’Amministrazione Comunale? O sono previste opere di riduzione del rischio che confermano che se si vuole ciò può essere fatto?
La mancanza di rispetto istituzionale, l’ambiguità di questa maggioranza, l’incapacità di programmazione reale, di visione strategica, di inconsistenza amministrativa, emergono ogni giorno con sempre maggior forza e vigore.”
Stefano Bertozzi – Capogruppo Fratelli d’Italia – Consiglio Comunale Faenza