“Lunedì 1° luglio, alle 23.15 circa, mentre imperversava un forte vento, i condòmini del palazzo popolare ACER di via Dorese 75 sono stati sorpresi da una deflagrazione di cui non hanno percepito l’origine e la natura. Il mattino dopo, alcuni di loro, effettuando un sopralluogo intorno all’edificio, si sono resi conto che dal settimo ed ultimo piano del palazzo, accanto ai finestroni che si affacciano sul giardino interno, di fronte all’altro condominio ACER di quattro piani posto in via Dorese 73, si era distaccata un’ampia e spessa parte dell’intonaco che, precipitando a terra in pezzi anche voluminosi lasciando scoperti i mattoni, aveva colpito la grondaia a cui sono fissate le tubazioni del gas, fortunatamente senza infrangerle. Si sono resi conto della tragedia che sarebbe potuta succedere se fossero esplose, ma anche di avere potuto lasciarci la pelle solamente che, avvenendo l’esplosione di giorno e trovandosi in giardino, fossero stati abbattuti da un pezzo massiccio d’intonaco. Attivato il pronto intervento, la zona è stata transennata. Giunti ormai a fine settimana, non è però stata effettuata alcuna operazione di riparazione e messa in sicurezza del muro esterno sinistrato. Di qui la richiesta di conoscerne la ragione e quanto debba ancora essere il tempo di attesa.

Dante avrebbe messo i due sfortunati palazzi “popolari” gemelli di via Dorese in un girone infernale, per le condizioni in cui versano di degrado edilizio e manutentivo, ma anche di convivenza tormentata, dopo anni ed anni di trascuratezza e noncuranza, con episodi tristi di cronaca spesso riportati dalla stampa locale e di interventi in Consiglio comunale prodotti da Lista per Ravenna. Fenomeno quasi normale degli ultimi tempi nel civico 75 è la caduta di calcinacci da varie parti dell’edificio, seguita da aggiustamenti superficiali. Le transenne sono da tempo accantonate sul posto in attesa di successivo uso.

In zona esiste un altro edificio del Comune, abbandonato e fatiscente, vecchia sede dell’ex circoscrizione del borgo San Biagio, ragion per cui già il 15 maggio 2020 fu annunciato dal Comune stesso l’avvenuto finanziamento pubblico, per 7,5 milioni, di un progetto denominato “Ambito San Biagio Nord. Rigenerazione sociale, ambientale, architettonica e funzionale”, che comprende, oltre alla demolizione e ricostruzione dell’immobile di via Cicognani per nuovi alloggi popolari, il restauro esterno ed interno dei palazzi di via Dorese 73 e 75. Nell’aprile 2021, il Comune di Ravenna, riconoscendo che il loro “contesto si presenta in una condizione di forte degrado”, annunciò, dovendosi ancora procedere alla progettazione, che sarebbe passato almeno un anno prima che partissero i lavori e tre anni per concludersi, passati i quali tutto è però in alto mare, ma ancora al punto zero in via Dorese 75, dove i muri esterni cadono a pezzi.

Di qui la richiesta di conoscere lo stato di questo progetto riguardo, uno per uno, ai tre edifici in questione, nonché il cronoprogramma dei singoli interventi da cui si desumano i tempi di rispettiva conclusione dei lavori.”