“Ringraziamo i Senatori e le Senatrici che hanno accolto il nostro appello a presentare un emendamento al Decreto sulla Ricostruzione post-calamità per innalzare da 6 mila a 30 mila euro il massimale di indennizzo per i beni mobili delle famiglie alluvionate.
Questa modifica, che è condivisa da ANCI, UPI e Conferenza delle Regioni, come abbiamo spiegato al Governo la scorsa settimana in Conferenza Unificata, non necessita, al momento, nemmeno di copertura finanziaria. Non ci sono quindi ostacoli reali che ne impediscano l’approvazione”.
Lo dichiara il Sindaco e Presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale, Presidente di UPI, intervenendo oggi in Senato alla conferenza stampa organizzata dai gruppi parlamentari del PD, AVS, M5S, IV, Azione, Autonomie, che hanno accolto l’appello lanciato dal Presidente de Pascale, presentando dunque l’emendamento sui beni mobili al DL 76/24 sulla Ricostruzione post calamità.
“Dai dati in nostro possesso – ha spiegato de Pascale – al momento le domande di indennizzo da parte di famiglie approvate con decreto di concessione dal Commissario per i danni già oggi indennizzabili, sono 222, con richieste per 7 milioni 632 mila euro, di cui riconosciuti solo 5 milioni 032 mila ed effettivamente erogati 2 milioni e 476 mila. A queste si aggiungono 27 domande di imprese con richieste per 5 milioni 932 mila euro, di cui riconosciuti solo 2 milioni 622 mila ed erogati 1 milione 358 mila.
In questi mesi abbiamo puntualmente segnalato alla Struttura Commissariale le diverse criticità emerse, che in alcuni casi hanno trovato soluzione, mentre altri nodi rimangono tuttora aperti. L’incertezza sul finanziamento dei beni mobili delle famiglie alluvionate dell’Emilia-Romagna rappresenta in questo momento il principale ostacolo a cui è urgente dare soluzione.
Ci aspettiamo quindi che il Governo dia il via libera a questo emendamento, già giovedì nella Conferenza Unificata straordinaria convocata proprio sul decreto – sottolinea il Presidente de Pascale – e che anche le forze parlamentari di maggioranza si uniscano a questa battaglia giusta”.