Le malate oncologiche che chiudono i tortellini assieme agli operatori sanitari, il cane del paziente che accompagna il padrone nel percorso di cura, i volontari che dedicano tempo a chiacchierare coi degenti. Sono alcuni percorsi di umanizzazione delle cure che potrebbero arrivare nel prossimo futuro nei nostri ospedali. La Regione Emilia-Romagna sta portando avanti alcuni percorsi sperimentali, per il momento incentrati nell’azienda ospedaliero-universitaria di Modena, che, a sua volta, collabora con l’azienda ospedaliero-universitaria di Siena. Sono 16 i progetti avviati. Coinvolti 3 mila pazienti. L’obiettivo è mettere al centro del percorso di cura, insieme a personale volontario, la persona ospedalizzata, dedicandole un’assistenza attenta non solo alla malattia, ma anche all’aspetto psicologico, in modo tale da ridurre il trauma da ricovero e spronare la guarigione.