Con la pubblicazione odierna del bando regionale per accedere ai 200mila euro di finanziamenti previsti, fa un altro cruciale passo in avanti l’attuazione della legge “DISPOSIZIONI PER LA DISCIPLINA, LA PROMOZIONE E LA VALORIZZAZIONE DEI DISTRETTI DEL BIOLOGICO” di cui è stata proponente la consigliera Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde e Vicepresidente dell’Assemblea legislativa.
L’approvazione all’unanimità della legge lo scorso settembre da parte dell’Assemblea legislativa aveva fatto dell’Emilia-Romagna la prima Regione in Italia a dotarsi di un provvedimento che disciplina e promuove i distretti del biologico. Ad oggi sono già sei i distretti bio riconosciuti dalla Giunta: Biodistretto Alte Valli, Parma Bio Valley, Distretto bio Reggio Emilia, Distretto Biologico Valli del Panaro, Biodistretto Appennino Bolognese e Distretto biosimbiotico Romagna.
La legge punta a promuovere e rafforzare le sinergie e la messa in rete di agricoltori, allevatori, trasformatori, Comuni, scuole, associazioni cittadini, enti di ricerca e associazioni per diffondere il modello dell’agroeconomia che tutela la biodiversità, la qualità degli ecosistemi, la fertilità dei suoli e la produzione di cibo sano per l’ambiente e i consumatori, senza impiego di pesticidi, diserbanti e fertilizzanti di sintesi chimica.
Il recente rapporto sullo stato dell’arte del biologico in regione parla di un 19% di Sau (superficie agricola utile) con oltre 7300 aziende attive, dati che pongono l’Emilia-Romagna ai primi posti della classifica nazionale, non lontanissima dall’obiettivo europeo del 25% al 2027.
“Come proponente della legge esprimo profonda soddisfazione alla notizia che da oggi è possibile accedere alle risorse finanziarie messe a bando dalla Regione – afferma Silvia Zamboni –. L’istituzione del Fondo regionale a supporto delle iniziative previste in legge di divulgazione, informazione, educazione alimentare, analisi di mercato e di settore, organizzazione di corsi, partecipazione a mostre e fiere, realizzazione di materiale divulgativo e di studi e ricerche è un passaggio cruciale per la concreta attuazione degli obiettivi della legge che intende promuovere i distretti bio. Auspico che la cifra stanziata possa consentire di accogliere tutte le richieste che arriveranno dai sei distretti e che in futuro la Regione aumenti gli stanziamenti. Senza dimenticare che il riconoscimento consente di partecipare anche all’assegnazione delle risorse ancor più cospicue dei bandi ministeriali. Infine, ringrazio i promotori e gli associati dei sei distretti bio, coi quali si è lavorato per definire i contenuti della legge e che oggi hanno il merito di darne concreta attuazione nei territori di appartenenza attraverso le attività che già svolgono e svolgeranno” – conclude la Consigliera Zamboni.