Intervenendo a Firenze al convegno su Raffaele Mattioli, Antonio Patuelli, Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, ha indicato i principi e l’esempio di Mattioli validi per l’oggi e il domani delle banche.
Mattioli, fra i rischi delle attività bancarie, indica innanzitutto il rischio di liquidità, che fu una delle cause principali della grave crisi bancaria degli anni Trenta del Novecento e che è tornato più rilevante ora con le restrizioni della liquidità decise da gran parte delle Banche centrali del mondo per combattere l’inflazione.
Mattioli è attualissimo – ha rilevato il Presidente Patuelli – per l’alta cultura insieme economica, finanziaria e umanistica, per il rifiuto dell’arroganza e per i limpidi ideali di libertà e responsabilità sociali, per il rigore nei metodi e l’intransigenza morale.
L’insegnamento di Mattioli è oggi sempre esemplare – ha concluso il Presidente Patuelli – quale grande innovatore nel modo di far banca, mettendo insieme poliedrica cultura, grande interesse alle innovazioni, fiducia nel potere e dovere persuasivo della ragione e costante impegno nel “fare i conti”, non sottovalutando mai come si debba sempre studiare ciascun credito determinandone la validità, la liquidità, l’impatto sulla solidità patrimoniale e la redditività per la banca che lo concede.
Il Convegno “Raffaele Mattioli: il banchiere, l’intellettuale, il politico”, è organizzato da Fondazione Cesifin e Fondazione Spadolini Nuova Antologia, in collaborazione con Eunomia e Alumni Seminario di Studi e Ricerche Parlamentari, e svoltosi presso Palazzo Incontri a Firenze.