Incontro a Cesena fra le istituzioni locali, la Regione e la struttura commissariale dedicato alla ricostruzione dopo l’alluvione. Il Generale Figliuolo ha effettuato un sopralluogo nelle zone colpite da acqua e fango e ha incontrato il sindaco di Cesena Enzo Lattuca, presidente della Provincia di Forlì-Cesena. Uno dei temi affrontati è stato il disagio affrontato da alcuni condomini, che, in determinate occasioni, si sono ritrovati di fronte a spese impreviste.
Al termine dell’incontro, il commissario per la ricostruzione ha incontrato la stampa per parlare del tanto discusso decreto per ristorare i beni mobili, con un massimale di 6 mila euro per famiglia, e dei fondi PNRR destinati dall’Unione Europea all’Italia per far fronte all’alluvione.
In questi mesi la struttura commissariale ha invitato i cittadini a far periziare i beni mobili distrutti dall’alluvione e a inserirli nelle domande di rimborso sulla piattaforma Sfinge.
“Da zero euro per i beni mobili, adesso ci sono 6 mila euro. Il 50% delle perizie presentate sono sopra questa cifra. Il 50% sono sotto” ha commentato Figliuolo. “Poi c’è da verificare se qualcuno ha avuto dei rimborsi per l’immediato sostegno, che vanno quindi ad aggiungersi ai 6 mila euro che arriveranno. Ci sono quindi altri tipi di contributo da cui le famiglie hanno potuto avere rimborsi.
L’ordinanza sarà pronta la settimana prossima. La stiamo definendo. Andrà in assenso in Regione, poi sarà operativa. Per coloro che hanno già fatto domanda sulla piattaforma Sfinge, verrà erogato il contributo dei beni mobili a saldo, a meno che non presentino delle integrazioni, in modo da non dover presentare più volte la stessa domanda.
Per quanto riguarda le risorse, la dotazione della struttura commissariale è quindi aumentata. Ai 639 milioni iniziali, si sono aggiunti i 560 milioni previsti da una vecchia norma, arrivati adesso in contabilità speciale, più i 700 milioni del credito d’imposta”. A breve dovrebbe essere emanata l’ordinanza per sbloccare proprio questi ultimi 700 milioni.
“Alla fine sono più di 1 miliardo e 900 milioni a disposizione del commissario” ha fatto notare Figliuolo.
“Al momento abbiamo soddisfatto 280 domande, per un importo di 8 milioni e 600 mila euro, di cui la metà è stata erogata a cittadini e imprese che ne hanno fatto richiesta. La piattaforma c’è e funziona. I Comuni, con Invitalia, la struttura commissariale stanno processando le domande. Noi siamo pronti ad erogare i contributi previsti quando ovviamente la perizia viene valutata positiva. Quindi invito anche i periti a prendere in carico le domande dei cittadini”
“Per ciò che riguarda i condomini, che hanno avuto delle spese impreviste, noi siamo estremamente flessibili e pronti ad accogliere richieste”.
Un altro tema affrontato con la stampa è la dote dell’ordinanza per ristorare i beni mobili. Il decreto sui beni mobili prevede un massimo di fondi erogabili di 210 milioni di euro, una somma che potrà soddisfare all’incirca 35 mila famiglie, considerando 6 mila euro per famiglia. Le famiglie potenzialmente rimborsabili sono però 80 mila.
“Sono tutte stime” ha sottolineato Figliuolo. “Al momento in piattaforma le domande sono 2500. Magari c’è qualcuno che è stato già soddisfatto con i contributi di immediato sostegno” Sono circa 24 mila le famiglie che sono state beneficiarie di questa tipologia di aiuti.
Per quanto riguarda i fondi del PNRR sbloccati dall’Unione Europea, il Generale ha assicurato che la settimana prossima si concluderà il lavoro effettuato con la Regione e verrà inviato alla Corte dei Conti il report con tutti gli interventi dettagliati da finanziare: “La consegna del report era prevista per settembre, quindi siamo in anticipo. La realizzazione delle opere deve invece avvenire entro il 2026”.
Si tratta in questo caso non solo di opere in carico a Sogesid, l’azienda ministeriale che si occuperà della gran parte della ricostruzione, ma anche cantieri che saranno seguiti da Anas e da RFI. Una parte dei fondi PNRR sarà poi destinata ai piccoli Comuni. Contemporaneamente è stata modificata la norma per assumere personale a tempo determinato per cercare di facilitare appunto le assunzioni, che, al contrario, al momento latitano. In pratica è stata velocizzata la burocrazia dei concorsi, che potranno essere indetti per soli titoli, a fronte di un colloquio orale. La settimana prossima la norma dovrebbe diventare operativa.