Nel 2023 la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ha sostenuto 334 progetti, realizzati sui territori di Bologna e Ravenna, deliberando contributi per 7,4 milioni di euro. I dati sono contenuti nel bilancio di esercizio 2023, approvato all’unanimità dal Collegio di indirizzo e dal Consiglio di amministrazione.
Il bilancio si chiude in modo positivo: l’avanzo di esercizio sale a 7,2 milioni di euro, con un +24% rispetto al 2022. Il patrimonio netto – 242 milioni di euro – è in leggera crescita (+0,90%) rispetto all’anno precedente, e gli accantonamenti ordinari assicurano la continuità erogativa fino al 2026.
Le erogazioni deliberate nel corso dell’anno a favore di progetti di terzi sono pari a euro 6.578.494, cifra che equivale all’89% del totale deliberato.
Le erogazioni a sostegno di progetti della società civile e delle istituzioni locali destinate al territorio bolognese sono circa il 75% del totale; circa il 25% quelle deliberate a favore del territorio ravennate.
Sostegno a progetti nazionali
Fondo per la Repubblica digitale. Istituito nel 2021, con una dotazione di 350 milioni di euro in cinque anni derivanti da contributi delle Fondazioni di origine bancaria, ha il duplice fine di sostenere progetti rivolti alla formazione e all’inclusione digitale e, più in generale, di accrescere le competenze digitali nel Paese.
Fondazione con il Sud. Anche nel 2023 la Fondazione ha sostenuto la Fondazione con il Sud, nata nel 2006 dall’alleanza tra Fondazioni di origine bancaria e mondo del terzo settore e del volontariato, per promuovere l’infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno, cioè percorsi di coesione sociale e buone pratiche di rete per favorire lo sviluppo del Sud.
Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Un’alleanza per contrastare la povertà educativa minorile è stata introdotta da Fondazioni di origine bancaria, Terzo settore e Governo, a partire dal 2016 fino a tutto il 2024.
Fondo per il volontariato. Insieme con il sistema Acri, la nostra Fondazione contribuisce ogni anno al Fondo.
Sostegno alle aree alluvionate. La Fondazione ha deliberato un contributo straordinario di 500.000 euro in favore delle popolazioni colpite dall’alluvione nei territori di Bologna e Ravenna. Il sistema Arci regionale e nazionale, con la nostra partecipazione, ha contribuito per un totale di circa tre milioni di euro a sostegno delle popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna.
I principali progetti finanziati nel 2023 nei settori di intervento
Sviluppo locale
È stato attivato un percorso sperimentale dedicato allo sviluppo socioeconomico degli Appennini.
Fra i progetti: l’iniziativa delle ACLI La storia siamo anche noi: la Strage del Rapido 904 raccontata dalle nuove generazioni, percorso di recupero della memoria storica con laboratori nelle scuole di secondo grado inferiore e superiore di San Benedetto Val di Sambro.
L’Accademia Nazionale di Agricoltura ha riproposto Attività formative e di orientamento per lo sviluppo socioeconomico dell’Appennino, con corsi di formazione e orientamento dedicati a 75 studenti e studentesse dell’Istituto Superiore ‘Arrigo Serpieri’.
La Cooperativa sociale Abantu prosegue il progetto Cartiera. Lavoro e integrazione. Un laboratorio di moda etica per la produzione di articoli di pelletteria di alta qualità, a basso impatto ambientale, la cui attività più significativa è l’inserimento lavorativo di persone richiedenti asilo.
Per le scuole è stato finanziato L’Appennino a piccoli passi, progetto dell’Istituto Comprensivo ‘Salvo d’Acquisto’ – Comune di Gaggio Montano, grazie al quale i ragazzi dell’istituto sono stati accompagnati in un percorso cognitivo, emotivo ed esperienziale alla scoperta del loro territorio.
Assieme al Comune di Camugnano è stato inoltre garantito l’accesso allo studio a 15 ragazze e ragazzi che avevano difficoltà a raggiungere gli istituti scolastici a causa della frammentazione del loro territorio di residenza.
Arte, attività e Beni culturali
In occasione di Arte Fiera e Art City sono state realizzate due mostre di successo. In via delle Donzelle si è iniziato un nuovo ciclo di esposizioni per valorizzare artiste donne che hanno dedicato la loro vita all’arte senza però ricevere la giusta attenzione dalla critica. La mostra presentata, Una felice corsa, dedicata a Pinuccia Bernardoni, ha registrato oltre 6.000 visitatori.
Nell’Oratorio San Filippo Neri, la mostra Seeking Blue Gold – progetto che ha coinvolto una coppia di importanti artisti, Lucy e Jorge Orta, noti per il loro impegno in temi che sensibilizzano l’opinione pubblica verso problematiche sociali – ha sfiorato le 9.000 presenze.
È stato inoltre mantenuto il sostegno all’associazionismo musicale (privilegiando i progetti rivolti alle giovani generazioni), e al sistema teatrale bolognese e ravennate, con progetti che coinvolgono il pubblico di giovani e giovanissimi.
Grande successo ha ottenuto la XVI edizione di Una settimana per una vita sana. Il progetto, nato nel 2009 percontrastare l’obesità infantile e promuovere un corretto stile di vita nella fascia d’età 11-13 anni, ha coinvolto negli anni oltre 12.900 studenti.
Nel 2023, l’Oratorio San Filippo Neri ha continuato pienamente la sua funzione di centro culturale per la città. Sono stati organizzati e ospitati eventi con 166 giornate di apertura, in massima parte gratuite, con la partecipazione di circa 30.000 persone.
Solidarietà Sociale e Servizi alla Persona
Si è puntato al contenimento della frammentarietà degli interventi e della ripetitività delle erogazioni, favorendo le aggregazioni e valorizzando progetti solidi e ampi.
L’interesse della Fondazione si è focalizzato sulla promozione delle pari opportunità educative e del contenimento della dispersione scolastica. Come ormai da alcuni anni, è stata posta particolare attenzione alla realizzazione di Centri estivi, in stretta collaborazione con le istituzioni, per consentire alle famiglie un’adeguata copertura del periodo successivo alla chiusura delle scuole e impegnare bambini e ragazzi in un contesto protetto di apprendimento e sperimentazione di linguaggi espressivi alternativi.
La Fondazione Per Aspera ad Astra, progetto che porta lo studio e la pratica del teatro e delle arti performative nelle carceri italiane. A Bologna, il progetto è realizzato dal Teatro dell’Argine. Attraverso corsi di formazione, workshop, spettacoli ed eventi, le persone detenute possono accedere alla conoscenza e alla pratica dei mestieri del teatro: recitazione, drammaturgia, scenografia, costume, fonica, light design.
C’è poi il progetto Teatro e giustizia minorile, articolato in attività laboratoriali continuative (teatro, movimento, scenografia, scrittura) rivolte a minori e giovani adulti in carico ai Servizi di Giustizia Minorile, sia detenuti presso l’Istituto Penale per i Minorenni sia ragazzi soggetti a misure alternative alla detenzione.
Ricerca Scientifica e Tecnologica
La Fondazione ha focalizzato il proprio intervento sul finanziamento diretto a giovani ricercatori a inizio carriera, con un contributo per l’avvio di nuovi filoni di ricerca biomedica che successivamente possano attirare finanziamenti più importanti da altri enti.
A partire dal 2023, la Fondazione ha finanziato la realizzazione di asili all’interno dei principali presidi sanitari del nostro territorio. I progetti Nido aziendale Ospedale Maggiore, proposto da AUSL, e Ampliamento del Padiglione delle Meraviglie – condotto dalla Fondazione Policlinico Sant’Orsola – forniranno, in un’ottica di miglioramento della conciliazione lavoro/famiglia, la possibilità ai figli dei dipendenti degli ospedali di frequentare un servizio integrativo di doposcuola.
Inoltre, sul territorio di Ravenna si finanzierà l’acquisto da parte di AUSL di un delicato strumento di chirurgia robotica.
«Abbiamo accolto, in continuità, i modelli e gli obiettivi che hanno ispirato la precedente governance», spiega Pierluigi Stefanini, presidente della Fondazione del Monte dal luglio 2023. Che tiene a sottolineare «il merito, l’impegno e il contributo di chi ha condotto negli anni la nostra Fondazione: da Giusella Finocchiaro, presidente dal 2015 al 2023, al direttore generale Enrico Ratti; e di tutti i collaboratori della Fondazione, insieme con il Consiglio d’indirizzo uscente. Questo bilancio raccoglie parte dell’eredità del loro proficuo lavoro».
Stefanini mette quindi in evidenza «alcuni ingredienti fondamentali che vanno salvaguardati perché la nostra azione possa raggiungere risultati sempre più importanti: equilibrio, trasparenza, prudenza e sensibilità. Modi di essere che ci accompagnano e ci accompagneranno nel lavoro futuro».
In particolare, in merito alla sensibilità, l’obiettivo è «orientarsi a soddisfare i bisogni sociali e culturali del territorio, riducendo divari e disuguaglianze, per non lasciare indietro nessuno, promuovendo processi evolutivi e nuovi stimoli che producano un sempre maggiore valore sociale nei territori di riferimento».
Un’azione complessiva «inquadrata nel ruolo delle Fondazioni di origine bancaria, che sempre più devono essere capaci di essere cerniera, con un ruolo di ponte, fra i diversi mondi che compongono il territorio, dalle istituzioni pubbliche al terzo settore. Rafforzando quindi un’azione trasversale e di aggregazione di soggetti diversi, con la valorizzazione della collaborazione fra il pubblico e il privato, soprattutto il privato sociale. Questa è la sfida da portare avanti».
Entro ottobre, infine, conclude Stefanini, «abbiamo intenzione di disegnare un piano strategico triennale della Fondazione, all’interno del quale implementare sperimentazioni utili a valutare gli effetti e gli impatti delle nostre politiche e dei nostri interventi sul territorio». Perché in un’ottica di sviluppo sostenibile «diventa sempre più rilevante misurare l’efficacia e non solo l’efficienza degli interventi, al fine di valutare in maniera più mirata sia l’impatto sociale prodotto dalle azioni finanziate che la coerenza fra la nostra missione e gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030».